Da zona Gialla a zona Arancione o Rossa, cosa cambia per le Regioni: le chiusure e le restrizioni

Alessandro Pone - Lapresse Napoli 8 novembre 2020 Cronaca Napoli, folla sul lungomare di domenica, nonostante l'alto numero di contagi da Covid 19 in Campania. Ristoranti pieni e assembramenti vicino al mare. Alessandro Pone - Lapresse Naples 8 November 2020 Chronicle Naples, crowds on the waterfront on Sunday, despite the high number of infections from Covid 19 in Campania. Full restaurants and crowds near the sea.

Sono sei le Regioni che potrebbero passare nelle prossime ore da essere classificate zona Gialla a zona Arancione o addirittura Rossa. È quello che sta valutando il governo, ministero della Salute in particolare, visto l’andamento della situazione epidemiologica che non accenna a rallentare. Le Regioni sotto osservazione sono Liguria, Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Campania. Le prime assegnazioni del dpcm avevano scatenato numerose polemiche.

Le Zone Arancioni erano soltanto due: Puglia e Sicilia. Si è scatenata una vivace bagarre intorno alla Campania nella zona meno problematica, la Gialla. O sulla Calabria in zona Rossa, salvo poi l’esplosione del caso relativo al commissariamento. Le restrizioni sono entrate in vigore da venerdì 6 novembre con il relativo decreto. Ma cosa cambia da una fascia all’altra?

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ZONA GIALLA – Nessun’area d’Italia è stata definita Zona Verde: questo perché il virus corre in tutta la penisola. Perciò, per indicare le aree a rischio più contenuto, si è scelto di usare il colore e la definizione Gialla. Attivo, già in queste, il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 del mattino: non si può uscire salvo “comprovati motivi di lavoro, necessità e salute”, comunque provati da autocertificazione. Chiusi musei, mostre, teatri e cinema oltre a piscine, palestre, sale giochi, sale bingo. Aperti i centri sportivi. Chiusi nei festivi e prefestivi le medie e grandi strutture di vendita ma restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccai e ed edicole al loro interno.

Mezzi di trasporto: capienza ridotta al 50% con l’eccezione dei mezzi per il trasporto scolastico. Capitolo scuola: didattica a distanza per scuole superiori, tranne che per attività di laboratorio e per gli studenti con disabilità. Uso obbligatorio delle mascherine nelle scuole per l’infanzia, elementari e medie per gli alunni fino ai 6 anni. Chiuse le università, eccezion fatta per matricole e laboratori. Ristoranti e bar possono rimanere aperti dalle 5:00 alle 18:00. Consentito il consumo al tavolo per massimo quattro persone, salvo che si tratti di conviventi. Dalle 18:00 vietato il consumo in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Consentita la ristorazione con asporto fino alle 22:00 e consegna a domicilio anche oltre questo orario.

ZONA ARANCIONE – Sale il livello d’allerta e aumentano anche le restrizioni nelle Regioni Aree Arancioni. Per cominciare: coprifuoco salvo i soliti “comprovati motivi di lavoro” e chiusi musei, teatri, cinema, mostre. Stesse disposizioni per quello che riguarda il trasporto pubblico, le scuole, le strutture sportive.

Quello che cambia: vietato ogni spostamento in entrate e in uscita dalla Regione, salvo i “comprovati motivi” di cui sopra. Permesso lo spostamento dal proprio Comune o Regione per la didattica in presenza per docenti, alunni e accompagnatori di questi ultimi. Consentito il rientro al proprio domicilio, abitazione e residenza. Vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo comprovate esigenze lavorative, studio, salute, situazioni di necessità o per svolgere attività e usufruire servizi non disponibili nel proprio comune.

Cambiamenti sostanziali anche nella ristorazione: sospesi 7 giorni su 7 tutti i servizi di ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie, tranne mense e catering continuativo su base contrattuale. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e con asporto, quest’ultima fino alle 22:00. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante su autostrade, ospedali e aeroporti.

ZONA ROSSA – Livello più alto di guardia è quello delle Regioni Rosse. Vietati spostamenti in entrata e in uscita dai comuni di residenza o di domicilio. Vietato anche uscire di casa tranne che per “comprovate” ragioni di lavoro, salute, necessità. Consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e gli spostamenti strettamente necessari per lo svolgimento della didattica in presenza. Sospesi tutti i servizi di ristorazione. Consentita soltanto la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22:00. Sospese le attività commerciali al dettaglio, eccezzion fatta per le attività di generi alimentari e beni di prima necessità, anche nei centri commerciali, parti solo per queste attività. Chiusi i mercati, tranne le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie, attività di servi alla persona come parrucchieri, barbieri e lavanderie.

Ulteriore stretta alla scuola: tutte a distanza, tranne per la scuola d’infanzia, elementare e prima media. Sospese tutte le attività sportive di gruppo, anche svolte nei centri sportivi all’aperto. Consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione, rispettando le distanze e indossando la mascherina. Consentito anche lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale e all’aperto.