Sul tema delle Intelligenze Artificiali e della loro ingerenza nella vita pubblica si è espresso anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha riportato in primo piano una questione cruciale per il nostro tempo: la sovranità dei cittadini nell’era dell’intelligenza artificiale. Evocando il celebre romanzo “1984” di George Orwell, Mattarella ha sottolineato la necessità urgente di regolamentare la tecnologia avanzata per proteggere la democrazia e la privacy dei cittadini. La preoccupazione espressa dal capo dello Stato si è concentrata sul controllo esercitato dalle grandi multinazionali sulla gestione delle tecnologie più avanzate: queste entità detengono infatti una quantità impressionante di dati personali e hanno la capacità di influenzare significativamente i mercati, inclusi quelli politici.

In questo contesto le regole non devono essere viste come ostacoli, ma come garanzie necessarie a proteggere l’indipendenza e i diritti dei cittadini. Un aspetto particolarmente inquietante riguarda l’uso distorto della tecnologia: mediante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, infatti, è possibile generare scenari virtuali che sembrano credibili ma sono completamente falsi. Questo rischio concreto di vivere in “dimensioni parallele”, dove realtà e verità non sono distinguibili dalla falsità e dalla manipolazione, minaccia di annientare lo spirito critico e, con esso, la libertà fondamentale di ogni individuo.

Dai deepfakes all’automazione dei posti di lavoro

Le parole di Mattarella risuonano in un mondo dove l’AI sta rapidamente guadagnando terreno in tutti gli ambiti della vita quotidiana, dalla creazione di contenuti falsi (deepfakes) all’automazione dei posti di lavoro, gli effetti dell’AI sono profondi e vasti. È dunque cruciale affrontare questi sviluppi con una legislazione che sia all’altezza delle sfide poste da questa tecnologia rivoluzionaria. Altra considerazione importante sollevata da Mattarella riguarda l’impatto dell’AI sul mercato del lavoro: l’automazione potrebbe portare alla creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche alla perdita di quelli esistenti e la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori colpiti dall’automazione diventeranno questioni sempre più pressanti.

Le parole del Presidente della Repubblica segnalano un momento decisivo nella nostra storia digitale: mentre l’AI continua a plasmare il nostro mondo, è fondamentale che i legislatori e la società civile lavorino insieme per garantire che questa tecnologia sia utilizzata in modo etico e responsabile. Solo così è possibile proteggere la sovranità digitale del Paese e assicurare che i benefici dell’AI siano condivisi equamente, senza compromettere i diritti e le libertà fondamentali.

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Professore a contratto (in Corporate Reputation, in CyberSecurity e in Data Driven Strategies) è Imprenditore, ha fondato The Fool, la società italiana leader di Customer Insight, co-fondato The Magician un Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi, ed è Partner e co-fondatore dello Studio Legale 42 Law Firm. È Presidente di PermessoNegato APS, l'Associazione no-profit che si occupa del supporto alle vittime di Pornografia Non-Consensuale (Revenge Porn) e co-fondatore del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Digitali. È stato Future Leader IVLP del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime”, conferenziere, da anni presenta "Ciao Internet!" una seguita video-rubrica in cui parla degli Algoritmi e delle Regole che governano Rete, Macchine e Umani. Padrone di un bassotto che si chiama Bit, continua a non saper suonare il pianoforte, a essere ostinatamente Nerd e irresponsabilmente idealista.