Dal 7 gennaio prossimo, quando finiranno gli ‘effetti’ del decreto Natale che ha spezzettato le festività in arancioni e rosse, si ripartirà “con la normale colorazione, giallo, arancione e rosso, sulla base delle misurazioni illustrate ogni settimana e che tutti conoscono, a partire dalle Regioni”. 

Ad annunciarlo è la sottosegretaria al ministero della Salute Sandra Zampa ad affaritaliani.it. Quindi da giovedì 7 gennaio tutto il Paese sarà in zona gialla? “Non conosco esattamente i dati di tutte le regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso proprio che sarà così”, spiega la sottosegretaria del ministero guidato da Roberto Speranza, che rivela anche come “non si possono escludere” nuove zone rosse nel 2021, tutto infatti “dipenderà dall’andamento dei dati”.

Quanto alla scuola e al coprifuoco, il ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista al Corriere della Sera ha ribadito che “il ritorno in classe è il nostro obiettivo prioritario. Certo, finché i vaccini non produrranno un impatto epidemiologico sulla popolazione, l’unica cosa che funziona sono le misure restrittive. L’indice Rt dà segni di ripresa, dopo la Befana dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio e confermare le misure base delle zone gialle”.

Speranza ha anche ribadito che dopo l’Epifania resterà in vigore il coprifuoco serale. Per il titolare del dicastero della Salute “ristoranti e bar chiusi alle 18, chiusi piscine, palestre, cinema, teatri, stadi. Siamo ancora dentro la seconda ondata, Londra torna verso misure molto dure e anche noi abbiamo ancora troppi casi e troppi morti”

Una posizione che paradossalmente non trova d’accordo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, e professore di Igiene all’Università Cattolica. Intervistato da La Stampa, Ricciardi spiega infatti che “per abbassare davvero la curva dei contagi, lo abbiamo visto, l’unica strada è quella di lockdown lunghi e nazionali. Anche la ‘zona rossa’ ora in vigore andrebbe prolungata, almeno fino a metà gennaio, se vogliamo vedere effetti positivi. Se dal 7 gennaio, di colpo, facciamo riprendere tutte le attività, assisteremo certamente a un rialzo della curva epidemica”.

Sulla riapertura delle scuole al 50% della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio è arrivato oggi un commento della ministra Lucia Azzolina. “Grande soddisfazione per il risultato raggiunto”, è il commento dopo l’adozione da parte delle prefertture dei documenti operativi per la riapertura delle scuola dal 7 gennaio, al 50% in presenza. “In pochi giorni – ha spiegato – i tavoli guidati dai prefetti hanno permesso di elaborare misure specifiche, territorio per territorio, e subito operative. Un lavoro di squadra di cui andare fieri. Nell’unico interesse di studentesse e studenti”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia