Bill Gates sta investendo per la costruzione di fabbriche che saranno impegnate nello studio di sette diversi tipi di vaccino contro il coronavirus. Il co-fondatore di Microsoft e filantropo lo ha annunciato nel corso della puntata di The Daily Show condotto da Trevor Noah. L’investimento sarà condotto dalla sua organizzazione filantropica, the Gates Foundation. “La nostra fondazione – ha spiegato – ha una competenza molto alta in materia di malattie infettive, quindi abbiamo pensato all’epidemia e abbiamo finanziato alcune iniziative”.

Gates ha detto che il lavoro sta riguardando sette potenziali candidati di vaccini. “Anche se finiremo per sceglierne al massimo due tra questi, stiamo sovvenzionando fabbriche per tutti e sette, solo per non perdere tempo nel dirci, ‘Ok, quale vaccino funziona?’, e poi costruire la fabbrica”. Il progetto basa la sua efficienza e riuscita, dunque, nella costruzione e nei test simultanei sulle diverse tipologie di vaccini, il cui sviluppo, ha detto il miliardario, potrebbe richiedere circa 18 mesi.

“Spenderemo alcuni miliardi di dollari per la produzione di cure che magari non sceglieremo perché ce ne saranno altre migliori. Ma alcuni miliardi di dollari valgono la pena nella situazione nella quale ci troviamo, in cui migliaia di miliardi di dollari stanno già andando in fumo”, ha aggiunto il co-fondatore di Microsoft, l’azienda informatica che proprio ieri ha compiuto 45 anni dalla fondazione.

Gates a sua moglie Melinda si sono già impegnati nel finanziamento di 100 milioni di dollari contro la pandemia. Hanno anche donato dei kit per i test del virus da fare a casa allo stato di Washington. E, in un articolo sul Washington Post dello scorso primo aprile, Gates aveva esortato il governo americano a rafforzare le misure di lockdown in ogni stato.

Dall’esplosione dell’emergenza covid-19 è diventato virale il video, di una conferenza Ted Talks del 2015, durante la quale Gates aveva dichiarato che la successiva catastrofe globale non sarebbe stata una guerra atomica bensì la diffusione di un virus. “Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone, nei prossimi decenni – diceva Gates – è più probabile che sia un virus altamente contagioso piuttosto che una guerra. Non missili, ma microbi. In parte il motivo è che abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari. Ma abbiamo investito pochissimo in un sistema che possa fermare un’epidemia. Non siamo pronti per la prossima epidemia”.

Antonio Lamorte

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