La Russia è accusata di utilizzare falsi siti web per acquisire informazioni personali su migliaia di soldati ucraini e le loro famiglie, con l’obiettivo di trattenere i familiari che vivono nelle regioni occupate dell’Ucraina e deportarli in Russia. La notizia è stata riportata da Voice of America, che cita funzionari del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti come fonte.

Secondo le informazioni, Mosca ha creato almeno due siti web di “phishing” – WarTears.org e ForeignCombatants.ru – che si presentano come piattaforme di supporto per amici e familiari di soldati ucraini scomparsi, catturati o deceduti. Questi siti falsi sono stati progettati per raccogliere dati personali, tra cui nomi, numeri di telefono e indirizzi, su membri delle famiglie dei soldati ucraini.

Pyotr Yatsenko, portavoce del quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra, ha confermato l’esistenza di piattaforme simili che cercano di raccogliere dati sulle famiglie dei soldati ucraini, sfruttando la vulnerabilità emotiva dei parenti e amici dei militari scomparsi o catturati.

Uno dei siti, WarTears.org, afferma di contenere dati su oltre 170.000 soldati ucraini. I funzionari del Pentagono sostengono che la Russia sta utilizzando queste informazioni per individuare se i soldati o le loro famiglie vivono nelle regioni occupate dell’Ucraina. Coloro che risiedono in queste zone – si aggiunge – potrebbero essere identificati, controllati, detenuti e, in alcuni casi, deportati in Russia.

Redazione

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