Cambio al vertice
Dap, Basentini non accetta commissariamento di Tartaglia e sbatte la porta
Francesco Basentini ha presentato ieri le dimissioni da Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap).
La notizia, non ancora confermata dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede, è iniziata a circolare ieri, in tarda serata, quando, su Facebook, il senatore della Lega Stefano Candiani ha postato un video in cui ha annunciato le dimissioni del capo dell’amministrazione penitenziaria. “Siamo riusciti a ottenere oggi le dimissioni del direttore del Dap. È il primo che paga il conto che ora deve passare a Bonafede“, dice il ricordando la vicenda delle scarcerazioni dei boss.
In mattinata arrivano anche le reazioni di Italia Viva: “Si rincorrono voci, non confermate, sulle dimissioni del Capo dell’amministrazione delle carceri, Basentini. Italia Viva le ha chieste pubblicamente da tempo. Sarebbero un gesto necessario anche se tardivo. Bonafede proponga come nuovo capo una figura saggia e autorevole”, scrive Maria Elena Boschi.
Di segno uguale anche il commento di Gennaro Mgliore: “Sono sempre più insistenti le voci delle possibili dimissioni del Capo Dap Basentini. Come Italia Viva le chiediamo da tempo. Si risponda alle urgenti necessità di sicurezza e affidabilità di una amministrazione che merita, oggi più di ieri, una guida autorevole e qualificata“.
Più tardi arriva una nota del capo della Lega Matteo Salvini, che chiede un passo indietro del Guardasigilli: “Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e perfino mafiosi e assassini usciti a decine di galera. Il ministro Bonafede è il primo responsabile: dimissioni!
Secondo notizie circolate negli ultimi giorni la scelta del successore di Basentini potrebbe ricadere su Nino Di Matteo, una decisione anticipata dalla nomina di Roberto Tartaglia come vice di Basentini.
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