Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina di Carlo Renoldi a capo del Dap. Lo hanno riferito fonti del ministero della Giustizia. Giornata nera per Travaglio e il M5s, che avevano osteggiato la nomina del magistrato, ritenuto troppo fedele al dettato alla Costituzione, ovvero troppo poco forcaiolo. «Restiamo perplessi, potrebbe risultare non perfettamente in linea con le peculiari esigenze del Dap», è non a caso il benvenuto che riserva a Renoldi Giulia Sarti, deputata grillina e membro della commissione Giustizia.

Di ben altro avviso Stefano Anastasia, Portavoce dei Garanti territoriali, nonché Garante dei detenuti della Regione Lazio. «Carlo Renoldi è un magistrato di grande valore e competenza professionale. Ben prima della duplice condanna europea per il sovraffollamento in carcere nelle sue funzioni di giudice di sorveglianza – chiosa Anastasia – aveva prestato attenzione alla dignità e ai diritti dei detenuti. Eguale e critica attenzione ha prestato alla legislazione sulle droghe che riempie le nostre carceri di quella che Sandro Margara chiamava la “detenzione sociale”, quella cioè che non dovrebbe stare in carcere, se non avessimo una legge criminogena e se funzionasse adeguatamente il sistema dei servizi socio-sanitari. Tutto ciò ci rende fiduciosi nell’incarico che la ministra Cartabia e il Cdm hanno voluto affidargli».

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