I dati contrastanti sulla sicurezza a Milano, tra percezioni e allarmi reali: le differenze tra centro e periferie

Il tema della sicurezza a Milano mostra dati contrastanti, tra percezioni e allarmi reali. Per comprendere appieno la situazione è essenziale analizzare i numeri forniti dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, che offrono una panoramica dettagliata sull’andamento della sicurezza e sull’efficacia delle politiche di sicurezza urbana. Secondo il rapporto annuale del ministero dell’Interno, Milano nel 2023 ha registrato 6.991 reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3,5%. Le oscillazioni sono però forti, con indici in diminuzione praticamente immediata, nel momento in cui viene rafforzata la vigilanza. Nel primo semestre 2024 le zone della vita notturna hanno fatto segnare cali in media del 17%, fino al 60%.

Un sondaggio recente rivela però che una donna su 5 non esce di sera tardi per paura. Il doppio degli uomini tra i quali, comunque, la paura di essere vittime di reati e violenze raggiunge il 28%. Questo senso di insicurezza è particolarmente marcato nelle periferie, dove il 65% degli intervistati ha dichiarato di temere per la propria sicurezza, a fronte del 35% dei residenti nelle zone centrali. La distribuzione della criminalità a Milano mostra notevoli differenze tra centro e periferie. Secondo i dati della Polizia Locale, i quartieri di Quarto Oggiaro, San Siro e Corvetto sono quelli con il più alto tasso di denunce per reati contro il patrimonio, con una media del 35% superiore rispetto alla media cittadina.

Continuano a essere teatro di numerosi episodi di microcriminalità zone centrali come il Duomo, la Stazione Centrale: in quest’ultima suscitano particolare allarme casi di aggressione alla persona che avvengono nelle vie limitrofe, fuori dal controllo dell’imponente presenza di polizia e militari che stazionano davanti alla stazione. La vigilanza massiccia è stata recentemente replicata alla stazione di Porta Garibaldi, mentre resta poco coperta la zona di Lambrate nella quale è presente un visibile degrado, malgrado la vicinanza a un quartiere denso di locali e contiguo alla zona universitaria.

Nel 2023 il Comune ha completato l’installazione di 3.000 nuove telecamere di sorveglianza, portando il totale a oltre 8.000 dispositivi attivi in tutta la città. Queste telecamere sono integrate con un sistema che consente di analizzare in tempo reale i flussi di persone e veicoli, identificare comportamenti anomali, inviando immediatamente segnalazioni alle forze dell’ordine, oltre che a mettere a disposizione le immagini in tempi più veloci.