Matteo Renzi non ci sta a passare per il ‘villiain’ come in un film Disney: non è stato lui e i suoi senatori di Italia Viva ad affossare il ddl Zan contro l’omotransfobia in Senato.
L’ex presidente del Consiglio, assente alla votazione perché in Arabia Saudita, a Riad per una iniziativa della Future Investment initiative, respinge le accuse piovute subito dopo il voto sul disegno di legge di una manovra renziana.
“Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il ddl Zan. Hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze. Chi polemizza sulle assenze dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori. La responsabilità di oggi è chiara: e dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di ‘O Conte o morte’. Non importava conoscere la politica, bastava conoscere l’aritmetica”, dice infatti Renzi.
Una risposta a chi, come il deputato Alessandro Zan, ‘padre’ del disegno di legge, aveva accusato Italia Viva di aver affossato il testo grazie al voto segreto concesso dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. “Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il Ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà”, aveva sottolineato Zan chiamando in ballo Italia Viva.
Renziani che però aveva rispedito al mittente le accuse già prima dell’intervento del loro leader. Per Teresa Bellanova, viceministro delle Infastrutture di IV, dal partito renziano è arrivato un “voto compatto” mentre vi sarebbero stati “23 franchi tiratori tra PD, LeU e M5S” che hanno affossato il ddl Zan.
A dare manforte alla Bellanova, sempre in Italia Viva, era stato il collega deputato Gennaro Migliore: “La matematica non è un’opinione. 23 voti di scarto sono un baratro e IV, con i suoi 11 voti, ha comunque votato contro la mozione della destra. Perché continuare una narrazione falsa invece di andare a guardare chi nei gruppi di centrosinistra abbia votato con la destra?”, scriveva su Twitter il parlamentare renziano.