De Laurentiis e il sindaco Manfredi mai così lontani dai napoletani…

Alessandro Manzoni non si stancava mai di risciacquare i panni in Arno, per addolcire la bella lingua de “I promessi sposi”. La nuova giunta del Comune di Napoli sembrava invece essersi stufata dei panni gocciolanti del centro storico. Questione di decoro, dicunt, che ha subito incendiato l’eterno dibattito oleografico tra fautori del cambiamento e nostalgici della Napoli che fu. La smentita del Sindaco Gaetano Manfredi ha tranquillizzato i social media, sui quali l’indignazione per i “panne spase” si era rapidamente estesa al Super Santos per strada negato agli scugnizzi dei quartieri, ma le polemiche in città e dentro il consiglio comunale sul nuovo regolamento per la sicurezza continuano furiose.

E se i napoletani appaiono scettici è difficile dar loro torto perché la nuova giunta, non più così nuova, non riesce ancora a garantire servizi pubblici dignitosi ed efficienti ed è lontana dal cambio di passo promesso in campagna elettorale. Senza risultati tangibili sui trasporti, i servizi sociali, i rifiuti, l’igiene e il verde urbano è difficile convincere i napoletani che la priorità siano le scritte sui muri e i parcheggiatori abusivi. Certo, l’estorsione della sosta selvaggia e l’aggressione al patrimonio artistico e archeologico sono comportamenti illegali e insopportabili, così come certi eccessi della movida notturna, però guardare al governo di una città bimillenaria e complessa come Napoli solo dal buco della serratura dell’ordine pubblico non è l’approccio migliore. E nemmeno quello più giusto. Così come appare sbagliato, e non da oggi, il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e la città, che lo guarda con crescente disaffezione e indifferenza.

Eppure, il Napoli avrebbe bisogno di sentire il calore e l’amore della sua gente, visto il periodo di grande incertezza. La squadra è una polveriera, un cantiere aperto con tanti giocatori in scadenza destinati a partire per non aver voluto preferire il privilegio di vivere a Napoli alla vil moneta, come ama ripetere il Patròn quando si tratta del denaro degli altri. Il rapporto con il Comune va maluccio, perché le richieste di sconto tombale su tutti i canoni arretrati per l’uso del Maradona sono state respinte al mittente e si rischia l’ennesimo contenzioso legale. E i ricorsi contro il divieto delle multiproprietà non lasciano grandi speranze e amplificano le voci su una possibile cessione del club. In questo quadro difficile, ma con una squadra ancora competitiva e una serie A dove nessuno sta facendo faville sul mercato, De Laurentiis avrebbe potuto, e dovuto, dare un segnale di svolta e di vicinanza ai tifosi con una campagna abbonamenti anticipata e a prezzi davvero popolari. E invece, siamo quasi a fine giugno e non si sa nemmeno se e quando sarà possibile abbonarsi alla prossima stagione. E soprattutto quanto costerà, visto che quando si tratta di incassi per De Laurentiis pecunia non olet.