“Le zone sono una grande buffonata, siamo nelle mani del padreterno e, per quanto ci riguarda, della Regione Campania“. Il governatore Vincenzo De Luca commenta così le notizie relative al monitoraggio settimanale del ministero della Salute sull’andamento della pandemia e sull’analisi dei 21 parametri per la classificazione delle Regioni in zona rossa, arancione e gialla.

La Campania è in zona rossa dal 15 novembre scorso e, entro la fine della prossima settimana, potrebbe passare in zona arancione se l’andamento della curva epidemiologica dovesse continuare a scendere. De Luca boccia, tuttavia, la zona rossa: “Il livello dei controlli, tranne forse nella prima giornata, è praticamente uguale a zero. Parlare di zona rossa in queste condizioni veramente fa innervosire, fa indignare. Io ormai mi sono convinto, e lo dico tranquillamente ai miei concittadini, che siamo nelle mani del padreterno e, per quanto ci riguarda, della Regione Campania. Tutto il resto è una valanga di chiacchiere, fumo, ipocrisia e finzioni. Questa non è una zona rossa, non ho che cosa sia ma evitiamo perlomeno di prenderci in giro”.

Duro attacco al dicastero di Roberto Speranza e alla relazione ‘fantasma’ degli ispettori inviati il 10 e 11 novembre per monitorare la situazione negli ospedali napoletani: “Abbiamo avuto modo di verificare con quanta difficoltà anche dal Ministero dello Salute comunicano i dati oggettivi che motivano queste classificazioni in zona” delle Regioni. “Per una parte ci sono ragioni obiettive, per un’altra parte ci sono ragioni che per quello che capisco io rinviano a motivi politica politicante. La sanità non c’entra niente – aggiunge – Noi abbiamo assistito qualche settimana fa all’invio in Campania di ispettori, una ennesima cialtronata, una provocazione che abbiamo subito come Regione. A parte cinque macchine in fila al Cotugno non hanno potuto rilevare nulla. Ad oggi non abbiamo ancora avuto la copia delle relazioni fatte dagli ispettori”.

Poi la denuncia: “Il presidente dell’associazione degli anestesisti ha detto che ci sono Regioni che danno dati falsi in relazione alle terapie intensive, per far abbassare la percentuale di occupazione. E ci sono Regioni che comunicano un numero altissimo di tamponi, ma non quelli molecolari, per far abbassare le percentuali di positivi. Pensate che il ministero della Salute abbia attivato i nuclei ispettivi per controllare se questo corrisponde al vero? Non abbiamo nessuna risposta certa. Mi pare scandaloso”.

“Siamo l’unica Regione che ha chiesto un’operazione trasparenza – rimarca – sui tamponi la Campania comunica il vero numero di tamponi molecolari che vengono fatti. Siamo sotto i 25mila al giorno, cosa che ovviamente fa aumentare il numero di positivi. Sia tutto portato alla luce del sole. La Regione Campania e’ quella che ha 17mila dipendenti in meno del Veneto, 15mila circa in meno dell’Emilia Romagna e Piemonte. Dati Istat. In Campania stiamo combattendo con le mani nude e ringrazio di cuore personale per lo sforzo”.

Redazione

Autore