Vincenzo De Luca scende in campagna elettorale a pochi giorni dal voto a Napoli, in programma il 3 e 4 ottobre, e apre la strada già al primo assessore della Giunta Manfredi, favorito numero uno per la poltrona di sindaco. Il governatore campano si mostra molto fiducioso sulla vittoria, anche al primo turno, dell’ex rettore della Federico II ed ex ministro del governo Conte 2, ma cade sul trasformismo: “Sono molto fiducioso e credo che i cittadini di Napoli debbano scegliere un’ipotesi di governo all’insegna della serietà, del rinnovamento sostanziale, non dei trasformismi“. Parole che stonano se si pensa poi ai trasformisti accolti nella grande coalizione guidata da Manfredi: dagli ex Forza Italia di Stanislao Lanzotti agli ex assessori e consiglieri della Giunta de Magistris (Raffaele Del Giudice e Ciro Borriello in primis).
Non tralasciando inoltre la più grande contraddizione di De Luca: sponsorizzare un candidato sindaco (Manfredi) appoggiato anche dai rivali del Movimento 5 Stelle che il governatore campano ha sempre attaccato. Da Giuseppe Conte (che in questi mesi è venuto più volte a Napoli per sponsorizzare Manfredi) a Valeria Ciarambino, passando per Luigi Di Maio, fino al trasformista Ciro Borriello, ex assessore allo sport di de Magistris candidato oggi con il Movimento 5 Stelle (“Sapete – ha scherzato De Luca – che io lo ho adottato, mi è molto simpatico. Era un assessore dormiente, a ogni iniziativa si presentava a mezzogiorno”). Nella lista di De Luca (“Napoli libera”) c’è invece Raffaele Del Giudice, ex vicesindaco e componente della Giunta De Magistris: “C’era qualcosa di buono, c’era Del Giudice che è una persona per bene, ma per quanto riguarda l’attività amministrativa, per quello che ho potuto constatare io, siamo di fronte al nulla. Non una cosa sì e una no, il nulla per 10 anni nella città di Napoli”.
Nel corso della passeggiata nei vicoli della movida di Chiaia, dove sono state installate 17 telecamere di videosorveglianza, De Luca ha rivendicato poi l’esclusione di Insurgencia dalla grande coalizione di Manfredi, nello specifico la mancata candidatura di Ivo Poggiani a presidente della III Municipalità (Stella-San Carlo all’Arena) nonché il veto sulla candidatura dell’ex assessora Eleonora de Majo: “Non troveremo nella prossima giunta comunale qualcuno che guidava gli assalti, perché ho avuto anche questa sorpresa. Quando demmo un premio alle ragazze protagoniste di uno sceneggiato televisivo ci fu un assalto e quello che guidava gli assalti lo abbiamo trovato nella giunta comunale di Napoli”.
Poi lancia come assessore alla sicurezza l’ex questore di Napoli ed ex vicecapo della Polizia Antonio De Iesu, attuale commissario straordinario a Eboli. “E’ pronto a collaborare con il candidato sindaco di Napoli del centrosinistra Gaetano Manfredi. È stato questore, ma poi da prefetto è stato vicecapo della polizia a livello nazionale e credo che abbia dato a Manfredi una disponibilità a offrire la sua collaborazione. È un fatto di grande rilievo perché De Iesu è l’emblema della sicurezza a Napoli ed è anche, credo, simbolo di quello che può essere un governo della città di Napoli: persone di livello nazionale, persone di livello istituzionale in grado di garantire efficienza ma anche l’unità della comunità di Napoli”.
“Il prefetto ha dato una disponibilità a Gaetano Manfredi a seguire il tema della sicurezza nella città di Napoli – ha ribadito De Luca -. Parliamo di una figura nazionale, una figura istituzionale, quindi non parliamo di piccoli esponenti delle forze politiche. È una figura istituzionale di garanzia per tutta la città di Napoli ma che credo possa essere anche il simbolo di un governo cittadino di alto profilo. Credo che sia questo quello che ha in testa Gaetano Manfredi e mi auguro ovviamente che vada così”. Assessore o vicesindaco? De Luca taglia corto: “Credo che deciderà il prefetto De Iesu”.
De Luca parla poi dei confronti tra gli altri candidati sindaco (Bassolino, Clemente, Maresca), puntualmente disertati da Manfredi. “Mi è capitato di sentire qualche finto dibattito con altri candidati – ha detto-, io affronto questo tema con grande sobrietà, ma ho avuto la sensazione che parlassero tutti turisti svedesi. Non si capiva bene chi era responsabile di cosa. Mi pare di ricordare che la giunta di Napoli è stato il peggiore esempio di amministrazione d’Italia insieme con la giunta comunale di Roma. Qui abbiamo il trasporto che è stato portato al fallimento nella città e nella città metropolitana, manutenzioni zero, investimenti zero, tunnel Galleria Vittoria sta come stava un anno fa. Nessuno pretende cose impossibili ma anche i livelli minimi di civiltà credo che debbano essere garantiti” ha concluso De Luca.