Vincenzo De Luca mantiene il punto: la Campania farà di testa sua con il piano vaccinale. Il Presidente della Regione lo ha ribadito al commissario straordinario all’emergenza covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. La Campania non procederà, dopo over 80 e fragili, per fasce d’età, ma anche per categorie economiche. Lo ha detto durante una visita a Benevento, all’inaugurazione dello sportello del centro per l’impiego dell’Anpal. “La Campania è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”.
Figliuolo venerdì scorso ha firmato una nuova ordinanza per dare priorità nella campagna vaccinale agli over 80 e ai fragili. Un’indicazione sulla base della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi. L’ordine secondo l’ordinanza: over 80, persone con elevata fragilità, persone tra 70 e 79 anni, a seguire tra i 60 e i 69 anni. In parallelo dovrebbe proseguire la vaccinazione del personale sanitario e sociosanitario. Il governatore ha ribadito quindi la linea annunciata nelle scorse settimane, con l’intenzione di procedere con le vaccinazioni nel comparto turistico “perché altrimenti abbiamo perduto un altro anno turistico”, ha detto, “abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente. Difficile reggere un altro anno di paralisi e capisco anche la rabbia degli operatori economici, anche perché spesso in Italia lo Stato non esiste”.
Partire dalle isole, per il governatore, serve per due ragioni: “Perché, ovviamente, abbiamo una dimensione limitata, abbiamo poche decine di migliaia di persone e quindi la vaccinazione si fa rapidamente” e “perché lo capiamo tutti che Ischia e Capri sono dei marchi turistici di valore mondiale e quindi trainano tutto il turismo della regione e anche dell’Italia”.
De Luca ha criticato il governo per l’iniquità, a suo dire, nella distribuzione di vaccini per Regioni e per non aver declassato la Campania in Fascia Arancione, dopo i dati del consueto monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. “Una presa in giro”, secondo il governatore, la Zona Rossa perché “il ristoratore va in mezzo alla strada e trova migliaia di persone in giro senza mascherina e senza nessuno che controlli. Poi ha il diritto di arrabbiarsi”. Le parole del governatore che negli scorsi mesi ha comunque anticipato in diverse occasioni le misure del governo, annunciando chiusure e attuandole di fatto, in alcuni casi scatenando la rabbia dei cittadini e quindi manifestazioni anche violente.
L’affondo però riguarda i vaccini, la scarsità delle dosi che sta mettendo in crisi la campagna vaccinale: se ad aprile la Campania non riceverà 200mila vaccini non parteciperà più alla Conferenza Stato-Regioni. “La Campania dovrebbe ricevere il 9,6% di vaccini in base alla popolazione, ne riceve il 7,2%. Siamo l’ultima regione a ricevere vaccini rispetto alla popolazione e questo è uno scandalo. È evidente che questo determina un rallentamento”. Negli stessi termini si era indirizzato a Draghi nella consueta diretta del venerdì.
De Luca insiste, come fatto notare più volte in passato, sulle dosi non arrivate negli scorsi tre mesi e sulla densità abitativa della Regione che rende l’emergenza più esplosiva in Campania. A partire da domani in Italia arriveranno le prime dosi del vaccino monodose Johnson&Johnson, l’ultimo approvato da Ema e Aifa. Uno scandalo vero e proprio, per De Luca, la non approvazione dello Sputnik. L’Aifa è in letargo per il governatore, l’Italia dorme in piedi, mentre la Baviera, in Germania procede come la Campania ipotizzando un contratto dopo l’approvazione. La Campania ha stretto un accordo per comprare il vaccino russo Sputnik V, ancora non approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) e dall’Agenzia del Farmaco Italiana (Aifa).
LA REPLICA DI FIGLIUOLO – Le parole di Vincenzo De Luca non sono state affatto apprezzate dal commissario all’emergenza Covid. Il generale Figliuolo con una nota della struttura commissariale ha infatti ribadito che “la campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n. 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid 19”.
Per Figliuolo infatti l’obiettivo “è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.