"I sindaci devono ridurre mobilità del 50%"
Campania, De Luca: “Tra una settimana rischiamo la zona rossa. Responsabilità altrimenti Natale e Capodanno in lockdown”

“Rischiamo di entrare in zona rossa tra una settimana se non manteniamo atteggiamenti responsabili, non ci vuole niente”. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì sull’emergenza coronavirus. “Chi non è stato collocato in zona rossa paradossalmente corre il rischio di chiudere tutto nel periodo di Natale e Capodanno. Per questo dobbiamo essere ancora più attenti altrimenti rischiamo di chiudere tra un mese”.
CONGEDO PARENTALE – “La battaglia da fare in emergenze del genere è quella di mettere in sicurezza scuole e famiglie e quindi approvare immediatamente il congedo parentale” questa è la nostra battaglia con il Governo, lo stiamo richiedendo da giorni perché è l’unica cosa utile e seria da fare per salvaguardare la salute e dare aiuto economico alle mamme”.
APPELLO AI SINDACI – “Faccio appello ai sindaci perché facciano un lavoro per ridurre del 50% la mobilità dei cittadini. Da oggi in poi tutto quello che succede dipende dalla nostra responsabilità. Possiamo chiedere un sacrificio ai cittadini di non andare a passeggio per un mese, riducendo assembramenti, e indossare sempre la mascherina”.
L’ELENCO DELLE CITTA’ CON PIU’ CASI – Ho preso le città con più di 20 positivi. Certo la maggior parte sono asintomatici ma bisogna capire che anche loro sono contagiosi e quindi devono stare in isolamento.
“Napoli città 1.046 positivi; Giugliano 116 positivi (è tra le situazioni più a rischio, è la terza città della Campania non dimentichiamolo”); Arzano 24; Portici 57; Pozzuoli 49; Casoria 29; Salerno 56; Caserta 65; Aversa 109; Somma Vesuviana 50; San Giorgio a Cremano 45; Castellammare di Stabia 48; Nola 57; Ercolano 48; Afragola 27; Torre del Greco 66; Salerno 56; Acerra 30; Melito 35; Ottaviano 50; Nocera inferiore 29; Marano 62; Marcianise 41; Marigliano 50; San Giuseppe Vesuviano 47; Scafati 22
“AVREI CHIUSO PER UN MESE” – “La Campania è stata collocata nella zona cosiddetta gialla, a fronte di altre regioni collocate in zona arancione e altre in zona rossa. A me le classificazioni non fanno né caldo né freddo, noi ci siamo dati una linea chiara e lavoriamo sulla base di questa linea e degli obiettivi che noi dobbiamo perseguire in Campania” ha sottolineato De Luca ricordando che “ero per una linea unitaria, perché sono per la linea della prevenzione e non della rincorsa al contagio. Avrei preferito chiudere tutto un mese anziché avere un calvario di ordinanze e di decreti che creano sconcerto tra i cittadini e conflitti tra le categorie economiche”.
I DATI – “Questi sono i dati per evitare che chi è rimasto deluso dalla classificazione della Campania non inizi una nuova litania. Noi dobbiamo essere ancora più determinati e non dobbiamo rilassarci. Questi risultati sono stati ottenuti nonostante siamo la regione che ha 43mila dipendenti nella sanità, molto meno di tutte le grandi regioni italiane, alcune delle quali hanno anche un milione e mezzo di abitanti in meno rispetto alla Campania. Abbiamo fatto un ennesimo miracolo e il primo ringraziamento va rivolto al personale sanitario che sta facendo un lavoro straordinario, in qualche caso eroico”.
“In terapia intensiva abbiamo 175 ricoveri per 600 posti letto disponibili che tra due mesi saranno 800. Non li abbiamo ancora attivati tutti per non sprecare personale. Anche in degenza ordinaria abbiamo complessivamente tra pubblico e privato 3.160 posti disponibili a fronte di 1.608 ricoveri”.
“Il dato più rilevate è quello sui deceduti: abbiamo il tasso di mortalità più basso tra le grandi regioni. Ha 1/25 dei deceduti della Lombardia, 1/6 del Piemonte, 1/7 dei deceduti dell’Emilia-Romagna. Per le degenze ordinarie abbiamo 23,9 ricoveri ogni 100mila abitanti: numeri più bassi di Lombardia, Piemonte e delle altre grandi regioni”.
ATTACCO A DE MAGISTRIS: “SINDACI IN TV A FARE SCEMI DEL PAESE” – “Per quasi due mesi la Campania ha subito un’aggressione mediatica, giornali e reti televisive nazionali che hanno descritto una sanità falsa e poi hanno fatto finta di sorprendersi. Per mesi abbiamo assistito a campagne scandalistiche, a interviste con uomini mascherati, ancora in questi giorni c’è qualche imbecille di amministratore della Campania che viene invitato e va in giro per le televisioni semplicemente per parlare male di Napoli e Campania”. Il riferimento è al sindaco di Napoli Luigi de Magistris che De Luca non nomina da tempo. “Amministratori – ha aggiunto – che magari non hanno fatto niente per le loro città, che non hanno alzato un dito per controllare la movida, per mettere ordine, cioè per dare una mano a contenere il contagio. Ebbene questi soggetti vengono ormai utilizzati come lo scemo del paese semplicemente per parlare male di Napoli e della Campania. il gioco è talmente scoperto che è diventato noioso”.
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