Nel momento magico della nautica da diporto italiana, settore che continua a primeggiare per vendite, fatturati, export, crescita degli investimenti e dell’occupazione, c’è un’isola più felice delle altre: è la Campania. La regione oggi primeggia nella produzione di imbarcazioni fino a 12 metri, in particolare nel settore dei gozzi e dei battelli pneumatici (ma non solo). E’ in questo scenario costellato di successi che si prepara a debuttare un nuovo cantiere: si chiama I-BOAT (acronimo di Innovative Boat), è stato fondato dalla Izzo SpA, che ha sede – da sempre, unico del territorio – all’interno del , e debutterà sulla scena internazionale al Salone di Genova, in programma dal 19 al 22 settembre. La prima barca prodotta è il modello #404, un walkaround di 12,20 metri, largo 3,9, costruito in vetroresina ad infusione, con una carena a V profonda con step. Omologata per 10 persone e con una capacità di 700 litri di carburante, può adottare sia motorizzazione entrobordo che fuoribordo (da 600 a 900 cavalli complessivi) e raggiungere velocità di crociera di 26 nodi e massima di circa 38 nodi.

Izzo, con la sua vocazione alla ricerca sullo stile e sul design, conferisce a questa barca l’eleganza ispirata al tailor made che ha reso grande la tradizione sartoriale napoletana nel mondo. Linee semplici, essenziali, pulite esaltano le doti nautiche della barca, rivolgendosi a un target di clientela fatto di veri esperti di mare. La nuova barca unisce al design ricercato e originale anche comfort in ogni spazio e innovazione tecnologica, offrendo, come sarà per tutti i modelli del cantiere, un elevato grado di personalizzazione, in modo da costruire su ogni armatore una barca su misura, con molteplici e originali possibilità di scelta per i materiali, i colori, le sedute, gli accessori, la collocazione dei frigoriferi (anche tre) e del piano cottura (anche a poppa, sui motori fuoribordo, come non s’è mai visto). In vista del debutto a Genova, il cantiere ha deciso di presentare la nuova barca in anteprima a Napoli, in un evento riservato alla stampa specializzata, in programma nelle giornate del 30 e 31 luglio, integrato da una prova in mare, nelle acque del golfo partenopeo. Alla vigilia dell’evento, la nuova barca di I-BOAT è stata illustrata dal giovane progettista, l’ingegnere navale Giovanni di Procolo, responsabile della neonata divisione nautica della Izzo.

Gli ambiziosi programmi del nuovo cantiere napoletano, che vedono già in allestimento altri modelli, ovvero una versione cabin del #404, un 60 piedi e un 80 piedi, si fondano sulle solide basi del Gruppo Izzo Spa, che sebbene si accinga a debuttare nel settore della nautica da diporto, può vantare una lunghissima tradizione marinaresca che parte dal 1880, avendo contribuito alla realizzazione delle più importanti navi passeggeri che solcano i mari di tutto il mondo attraverso la progettazione e la costruzione degli allestimenti. Francesco Izzo, attuale presidente del Gruppo, era già a 28 anni presidente della sezione cantieristica dell’Unione Industriali di Napoli in quanto socio e consigliere delegato del più importante cantiere di riparazione navale italiano. È stato successivamente uno dei 4 soci e consigliere di amministrazione della CIN (Compagnia Italiana di Navigazione) che ha assorbito l’intera flotta Tirrenia di Navigazione. Oggi, con la spinta di Eugenio Izzo, rappresentante della quinta generazione della famiglia e con solide precedenti esperienze di estrazione manageriale, Izzo SpA prosegue questo percorso di diversificazione sempre più vicino al mare, proprio attraverso il lancio di #404, prima barca da diporto prodotta all’interno del porto di Napoli.

Il cantiere, dotato di uno scalo di alaggio per barche fino a 70 metri di lunghezza e di uno stabilimento di oltre 7000 metri quadri ubicato all’interno del sito produttivo della Izzo, si trova infatti proprio nel cuore del Porto di Napoli, alla Calata Marinella, in corrispondenza dell’incrocio tra via Marina e Corso Garibaldi. “Tale localizzazione strategica – tiene a dire Eugenio Izzo – rappresenta un enorme plus per i clienti non napoletani di I-Boat, i quali potranno facilmente raggiungere il cantiere direttamente dalla vicina stazione centrale e dall’aeroporto di Capodichino, che dista appena cinque chilometri”. Eugenio Izzo sottolinea che “tra i vantaggi competitivi di I-Boat c’è la capacità di realizzare completamente in-house tutte le imbarcazioni, grazie alle risorse di cui dispone l’azienda, che da anni opera nei settori navali attraverso l’utilizzo di componenti anche di derivazione aeronautica, interamente prodotte all’interno. Da sempre – aggiunge – realizziamo tutta la progettazione internamente con architetti e ingegneri navali che oggi si dedicano anche alla creazione della nuova linea di barche da diporto”.

Tra i plus dell’azienda pronta a cimentarsi in un settore tutto nuovo, Eugenio Izzo tiene a ricordare le solide basi su cui si è formata la scuola interna dei tecnici ora dirottati anche sul diporto. “Per molti anni – dice – è stato nostro amministratore delegato l’ingegnere Antonino Rotondo, il quale ha partecipato alla progettazione e costruzione dell’Aquastrada di derivazione Destriero e si è occupato dei primi allestimenti navali con requisiti di tipo aeronautico classe High Speed Craft. Grazie a lui è stato allevato e formato al nostro interno un vivaio di giovani talentuosi e appassionati progettisti dal quale oggi è nato il primo modello della I-Boat, alla cui realizzazione hanno contribuito direttamente il talentuoso ingegnere Giovanni di Procolo e Francesco Izzo, che si occupa direttamente del design. Ma al di là della progettazione e della costruzione, sarà garantito da I-Boat anche un servizio after sales, estremamente vantaggioso, grazie al quale verrà proposta una politica di assistenza annuale per la manutenzione e il rimessaggio invernale. E’ nostra intenzione – tiene a sottolineare Eugenio Izzo – contribuire a scrivere una pagina nuova nella nautica da diporto italiana e fare in modo che Napoli, attraverso la I-Boat della Izzo Spa, si dimostri anch’essa all’avanguardia, come esempio di capacità progettuale, innovazione, efficienza nella produzione e nei servizi. Se è vero che è in atto un cambio di paradigma, che vede Napoli e il Sud al centro dell’interesse nazionale e incoraggia il rientro dei nostri giovani talenti, sarà bene tener conto che ci sono valori importanti, tutti da scoprire, anche nel campo della nautica da diporto. E noi di I-Boat contiamo di rappresentarli al meglio”.