Abbassata da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente la misura della custodia cautelare, fino a due anni di carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola, “pericolo di fuga” valido anche per i minori in caso di richiesta di custodia cautelare. Con buona pace della Lega, nessun abbassamento dell’età imputabile, ferma a 14 anni, e nessuna stretta all’utilizzo dei cellulari e all’accesso dei minori ai siti porno. Ci sarà invece il Daspo urbano anche per i ragazzini con età inferiore ai 14 anni e l’arresto per i minori sopresi in flagranza a spacciare anche piccole quantità. Queste in sostanza le decisioni varate dal Consiglio dei ministri nel tristemente noto decreto Caivano, il cui nome deriva dal comune in provincia di Napoli dove nelle scorse settimane due cugine di 10 e 12 anni sono state abusate da un gruppetto di coetanei nell’omertà generale.

Occupandoci di Caivano “abbiamo messo in campo norme che hanno un impatto su tutta Italia e su altri territori che si trovano nella stessa condizione: ci sono norme per combattere il disagio, la criminalità giovanile” spiega la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa. “Penso che le norme portate oggi in Cdm siano delle norme molto importanti. Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci faccia era pericoloso, e invece penso che” il Cdm di oggi “sia il segno di uno Stato che decide di mettere faccia anche su materie che sono molto complesse e difficili da risolvere. A Caivano abbiamo preso impegni precisi dopo l’ennesimo fatto di cronaca, che in questo caso riguarda dei minori”.

Con il decreto contro il disagio giovanile “siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie” spiega in conferenza stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio prima di annunciare forse l’unica, sostanziale, novità: “Viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica (circa 30 euro al giorno, ndr), noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”, ha affermato il Guardasigilli. La pena prevista è fino a due anni di carcere.

Nordio precisa, almeno sulla carta, che non ci sarà solo repressione: “Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltanto punitivo, ma educativo”. In questo senso “siamo intervenuti anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”.

Nel decreto legge Caivano si introduce “un aumento della sanzione per lo spaccio di lieve entità con l’arresto in flagranza del minore”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento.

Il Consiglio dei ministri ha poi nominato Fabio Ciciliano, medico in servizio presso il Dipartimento di Pubblica sicurezza, commissario per la riqualificazione del Comune di Caivano. Ciciliano, proveniente dalla Polizia di Stato, avrà il compito di gestire i 30 milioni di euro che il decreto legge destina per il piano di interventi volto a fronteggiare le situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile presenti nel territorio del Comune campano. “Il lavoro” per riqualificare Caivano “durerà qualche anno con una presenza cadenzata del governo, ho detto ai ministri che ognuno di loro deve andare per portare i propri ‘mattoni’. Inviamo un commissario che possa parlare con tutti gli attori ed insieme facciano un lavoro che durerà molto tempo” ha spiegato Meloni.

Via libera anche alla Zona economica speciale unica: attraverso diverse norme si interviene per favorire lo sviluppo delle Regioni meridionali. Nel provvedimento, previsti aiuti per realtà in difficoltà, per motivi differenti, da Caivano alle Isole di Lampedusa e Linosa.

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