Novità importante nel Decreto Covid che oggi, mercoledì 31 marzo, sarà portato in Consiglio dei ministri. Nel provvedimento infatti dovrebbe essere presente un meccanismo secondo il quale, sotto una certa soglia della curva di contagi, tra il 15 e 20 aprile dovrebbe essere previsto un allentamento delle misure anti-contagio, in relazione a un eventuale miglioramento dei dati.

E’ questa la mediazione, tra aperturisti e rigoristi all’interno della maggioranza di governo, che dovrebbe essere inserita nel decreto legge andrà sostanzialmente a confermare l’altro provvedimento in scadenza il 7 aprile.

Non si tratterebbe di un ritorno alla zona gialla, spiegano fonti di maggioranza a LaPresse, bensì di un via libera ad aperture di bar e ristoranti a pranzo ed eventualmente anche della ripresa delle attività di teatri e cinema. Si tratta, in parte, del meccanismo chiesto la scorsa settimana da Lega e Forza Italia per evitare che l’Italia fosse divisa fino al 30 aprile esclusivamente in zona arancioni e rosse.

La norma sul possibile meccanismo automatico è da ieri al centro di confronto molto acceso tra i ministri e diverse ipotesi sul funzionamento del meccanismo sarebbero state fatte e già stralciate. L’esito finale dovrebbe arrivare solo in dirittura d’arrivo del Cdm che inizierà nel pomeriggio, alle 17:30.

SCUDO PENALE E OBBLIGO VACCINALE – Nel Decreto legge Covid domani in Cdm entrerà anche lo scudo penale per i somministratori di vaccini.

Sempre a proposito di vaccini, nel Decreto ci sarà anche la norma che stabilisce l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari no-vax. Il ministero della Giustizia guidato da Marta Cartabia sta lavorando alle eventuali sanzioni.

DIVIETI AI GOVERNATORI SULLE SCUOLE – Nel decreto sarà inserita anche una norma per vietare ai governatori di chiudere le scuole fino alla prima media, a prescindere dalla fascia di colore in cui la loro Regione sarà inserita, di volta in volta, in base ai dati epidemiologici.  Un paletto per presidenti di regione troppo rigorosi, che anche in condizioni di medio rischio, scelgono in autonomia ulteriori restrizioni.

Il riferimento è al governatore campano Vincenzo De Luca che, ironia della sorte, nei giorni scorsi ha annunciato che dopo Pasqua le scuole in Campania ripartiranno con la didattica in presenza fino alla prima media. Un segnale del governo per confermare la volontà di dedicare ogni spiraglio di apertura alla scuola.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia