L'appello
Decreto rilancio non basta, Fiavet chiede aiuto a De Luca: “Turismo muore, serve un piano ad hoc”

“Siamo preoccupati dall’inconsistenza delle misure contenute nel decreto Rilancio e ci auguriamo che il testo sia migliorato in sede di conversione in legge soprattutto per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga e il tax credit”: ecco la posizione di Ettore Cucari, presidente della Fiavet Campania-Basilicata che ha scritto una lettera aperta ai cinque prefetti della regione, al governatore Vincenzo De Luca e all’assessore al Turismo Corrado Matera in vista dell’estate e della ripresa dell’attività ricettiva. Dal 3 giugno, infatti, sarà possibile preparare i bagagli e partire. Dopo il via libera agli spostamenti tra le regioni, il Consiglio dei ministri ha approvato nel contesto del decreto Rilancio, su proposta del ministro Dario Franceschini, misure per il sostegno ai settori della cultura e del turismo per un valore complessivo di cinque miliardi.
Si parte con il tax credit vacanze, un contributo fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso alberghi, agriturismi e bed and breakfast, sottoforma di sconto per l’80 per cento e e di detrazione d’imposta per il restante 20. Poi ci sono esenzioni varie, indennità per i lavoratori stagionali e proroga della cassa integrazione, agevolazioni fiscali e contributi a fondo perduto. Secondo la Fiavet Campania-Basilicata, però, non si parla di riprogettazione del settore né della possibilità, che ora è necessità, di costruire un “nuovo turismo”. Perciò l’associazione che riunisce i titolari delle agenzie di viaggio ha chiesto ai rappresentanti del governo nazionale e regionale di investire sulla formazione e sulla rimodulazione dei fondi europei da destinare ad attività di promozione.
“Per centrare questi obiettivi – aggiunge Cucari – è necessaria la compattezza di tutti i soggetti attivi nel settore, altrimenti proposte e suggerimenti rimarranno lettera morta”. C’è tanta incertezza, dunque, sulla ripartenza del turismo italiano che nel 2019 ha visto più di 58 milioni di turisti nel bel Paese. Incertezza che pesa soprattutto al Sud, apprezzato nel mondo per gli scenari mozzafiato, la gastronomia e i siti culturali unici al mondo. Solo l’anno scorso, d’altra parte, la Campania registrava un boom di ospiti con numeri da capogiro e pregustava un 2020 da record. Quello dell’ospitalità, invece, è stato uno dei settori più duramente colpiti dall’arrivo del Covid- 19. “Il turismo e la cultura sono quelli che hanno pagato maggiormente le conseguenze dell’epidemia – ha sottolineato il ministro Franceschini – il Decreto Rilancio prevede interventi, per sostenere proprio le imprese turistiche e culturali, dai crediti di imposta per gli affitti fino all’allungamento degli ammortizzatori sociali”.
Per gli agenti di viaggio campani, però, non basta. Di qui l’appello alla Regione e una mobilitazione che ambisce a essere tanto corale quanto propositiva: “Non dobbiamo aggiungerci inutilmente al coro di quelli che si lamentano in maniera generica concludono i vertici della Fiavet nella lettera – Dobbiamo invece fare proposte giuste, semplici e non velleitarie, che siano recepite quando il decreto dovrà essere convertito in legge. Confrontiamoci e chiediamo protocolli di sicurezza per sapere come si potrà fare le vacanze”.
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