Il Consiglio dei ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte ha dato il via libera al dl scuola, con tutte le misure per finire l’anno scolastico alle prese con l’emergenza Covid-19.
Secondo quanto si legge dalle bozze circolate questa mattina, lo scenario previsto dal Miur guidato dal ministro Lucia Azzolina mette sul tavolo esami di maturità online con sola prova orale, nessuna bocciatura per gli studenti e commissione interna per la valutazione. Per la terza media niente esame ma solo una tesina da valutare insieme ai voti dell’anno scolastico. Per tutti gli alunni di ogni grado, promozione assicurata e recupero il prossimo anno. Questi i punti che potrebbe prevedere il nuovo decreto nel caso in cui l’emergenza continuasse oltre il 18 maggio. Infatti ci potrebbe essere una piccola speranza che vede il ritorno in classe entro quella data, in quel caso ci saranno esami di maturità più completi con una prova di italiano per indirizzo e prova orale. Anche per la scuola media vale lo stesso principio, nel caso di un ritorno a metà maggio i ragazzi faranno l’esame con una prova decisa dalla scuola.
COSA CONTIENE IL DECRETO – Stando alla bozza circolata finora, in via eccezionale tutti gli studenti saranno ammessi all’anno scolastico successivo in caso di stop. Ammessi anche quelli con insufficienze nel primo quadrimestre.Però niente “6 politico” ma un attenta valutazione dell’impegno dimostrato durante l’anno e anche nella didattica a distanza.
A fare da spartiacque per un possibile rientro sarà la data del 18 maggio: se la classe tornerà in aula la Prova di maturità sarebbe simile a quella solitamente sostenuta. Accanto al tema di italiano, comune a tutto il Paese, ci sarà però una seconda prova più specificamente e “localmente” aderente a quelle attività svolte durante l’anno. Le commissioni d’esame saranno composte dai professori interni e da un presidente esterno, rimodulato l’esame di terza media. In caso contrario tutti ammessi alla maturità che sarà online e senza la prova scritta.
LE ASSUNZIONI – Per la scuola è stato dato anche il via libera alle assunzioni chieste dal Ministero per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100. Una norma prevede infatti 4.500 posti per altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
L’ANTICIPAZIONE – Anche il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenendo alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, ha già anticipato quelle che potrebbero essere le nuove misure prese in ambito scolastico per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La ministra ha riferito che il governo non si è dato ancora una data per decidere se e quando si ritornerà a scuola: “Non ci siamo dati una data ma quando si ritornerà a scuola sarà perché avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro”. In ogni caso, aveva precisato già prima, “la maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico, che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l’inizio del prossimo”. Nel rispondere a una domanda di Fazio, la ministra ha ammesso che la scuola a distanza potrebbe confermarsi uno scenario anche per l’autunno, nel caso in cui si ripresentasse il problema del coronavirus: “E’ uno degli scenari a cui stiamo pensando”, ha detto: “Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. In Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti”, che potrebbe essere varato nelle prossime ore.