La scorsa settimana, un’azienda cinese poco conosciuta (chiamata DeepSeek) ha scosso il panorama globale dell’Intelligenza Artificiale, sollevando interrogativi sulla competitività delle grandi aziende tecnologiche statunitensi, note come Magnificent-7. Secondo un articolo pubblicato il 21 gennaio sul South China Morning Post, DeepSeek ha sviluppato un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) che supera i principali rivali americani – come quelli di Meta e OpenAI – utilizzando un budget di soli 5,6 milioni di dollari in due mesi.

La società ha contenuto i costi impiegando chip Nvidia H800 meno potenti, dimostrando che è possibile ottenere risultati di alto livello con risorse limitate. DeepSeek è nata come spin-off di High-Flyer Quant, un hedge fund quantitativo cinese specializzato in ricerca azionaria guidata dall’IA. Entrambe le aziende sono dirette da Liang Wenfeng, e l’efficienza raggiunta da DeepSeek sta attirando l’attenzione di esperti e investitori di tutto il mondo.

Un’innovazione che preoccupa la Silicon Valley

La CNBC ha pubblicato un articolo intitolato “Come il nuovo modello di IA cinese DeepSeek sta minacciando il dominio statunitense”, in cui viene sottolineato il panico generato a Silicon Valley, dove i giganti tecnologici americani vedono minacciato il loro primato da un modello sviluppato con costi significativamente inferiori. Poco si sa sull’azienda cinese, oltre al fatto che il suo sito ufficiale dichiara che il modello DeepSeek-V3 rappresenta un’importante innovazione in termini di velocità di inferenza, superando molti modelli open-source e rivaleggiando con quelli chiusi più avanzati al mondo. La trasparenza tecnica dell’azienda – che ha pubblicato un report dettagliato sul modello – sembra confermare la legittimità delle sue affermazioni, anche se non tutti sono convinti.

Le critiche e i sospetti

Non tutti vedono questa innovazione come una pura conquista tecnologica. C’è chi ha avanzato l’ipotesi che si tratti di una strategia orchestrata dal governo cinese per indebolire l’innovazione statunitense nell’IA. In particolare, il basso costo dichiarato per l’addestramento del modello solleva dubbi, così come la scelta di rendere il modello open-source. Secondo questa teoria, Pechino mira a posizionarsi come produttore a basso costo nel settore dell’Intelligenza Artificiale, minando la competitività delle aziende americane.

Reazioni e scenari futuri

L’entusiasmo generato da DeepSeek ha trovato eco anche in Marc Andreessen, noto venture capitalist della Silicon Valley, che in un post su X ha descritto il modello come “uno dei progressi più impressionanti mai visti” e come “un dono straordinario per il mondo” grazie alla sua disponibilità open-source. Tuttavia le implicazioni di questa innovazione potrebbero essere complesse per i leader dell’IA statunitensi. Le prospettive per il futuro sono diverse.

A partire dall’impatto sulla Magnificent-7: la possibilità di sviluppare IA a costi più bassi potrebbe minare i piani delle grandi aziende americane, che finora hanno investito massicciamente in tecnologie costose. Ma l’accessibilità di sistemi di Intelligenza Artificiale più economici potrebbe rappresentare un’opportunità per le altre 493 aziende dell’S&P 500, migliorando la produttività e riducendo i costi. E poi ci sono i benefici per i big tecnologici: le Magnificent-7 potrebbero imparare da DeepSeek e adottare strategie simili per sviluppare sistemi di IA più efficienti, riducendo le loro spese in conto capitale e migliorando i margini di profitto. Questo sviluppo, però, potrebbe penalizzare aziende come Nvidia, leader nella produzione di chip di fascia alta.

Verso una nuova era dell’IA

La nascita di DeepSeek rafforza l’idea che stiamo entrando in un decennio guidato dalla tecnologia e dalla produttività. Secondo le previsioni, il mercato azionario americano potrebbe continuare a crescere, con l’S&P 500 che potrebbe raggiungere i 7.000 punti entro il 2025, gli 8.000 entro il 2026 e i 10.000 entro il 2029.

Il ruolo di Stargate e la risposta americana

Nel frattempo gli Stati Uniti stanno puntando su Stargate, un’iniziativa congiunta tra SoftBank, OpenAI e Oracle, annunciata il 21 gennaio. Il progetto prevede investimenti iniziali di 100 miliardi di dollari, con un budget complessivo che potrebbe arrivare a 500 miliardi. Tuttavia DeepSeek potrebbe dimostrare che sistemi di IA di alta qualità possono essere sviluppati con risorse molto più contenute, sollevando interrogativi sull’efficacia di tali investimenti colossali.

In definitiva, il successo di DeepSeek potrebbe segnare una svolta per il settore dell’IA, spingendo le aziende a ripensare i propri modelli di sviluppo e creando opportunità per nuove imprese e mercati globali.