L’epidemia di febbre Dengue non accenna a frenare. Dopo un 2023 da record, con oltre 5 milioni di casi, nel solo mese di gennaio sono già stati superati i 600 mila contagi nel mondo. Già nei mesi scorsi l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva messo in guardia dall’escalation della febbre Dengue: in un ventennio si è registrata un aumento di dieci volte dei contagi, passati dai 500 mila del 2000 agli oltre 5 milioni del 2019.

Febbre Dengue: 5,5 milioni i casi e più di 5 mila i morti

Dopo un rallentamento negli anni della pandemia, lo scorso anno la circolazione della Dengue, che è comunque soggetta a intensificazioni ogni 3-4 anni, ha ripreso a crescere. Secondo l’Oms sono stati oltre 5,5 milioni i casi e più di 5 mila i morti. Oltre l’80% si è verificato nel Sud America, con il Brasile che, da solo, ha contato circa 3 milioni di contagi.

I casi al di fuori del Sud America

aumenti importanti sono stati registrati in Bangladesh con oltre 300 mila casi, Burkina Faso, che con 150 mila casi è stato il Paese africano più colpito. 170 mila casi anche in Vietnam, anche se in calo rispetto all’anno precedente. L’epidemia non ha risparmiato neanche l’Europa, dove sono stati registrati casi sporadici in Itala (82), Francia (43), Spagna (3).

A Fiumicino controlli anti Dengue, aerei disinfettati

Innalzato all’aeroporto di Fiumicino il livello di vigilanza nei confronti degli aerei provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è “frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia Dengue”. Tra le misure previste il monitoraggio attento “sulla disinfettazione degli aeri” e la valutazione di eventuali ordinanze per interventi straordinari di sorveglianza, sanificazione e disinfestazione. Il provvedimento è arrivato a causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, in particolare in Brasile ed Argentina, su disposizione del Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.

Impedire l’arrivo della zanzara in Italia

Le circolari sono riferite alla specie Aedes Aegipty, in quanto è la zanzara vettore specifico di Zika ed anche del virus Dengue. Questa zanzara non è presente nel nostro territorio e l’obiettivo è quello di impedirne l’arrivo in Italia.

Alcune misure in atto vengono già effettuate in maniera ciclica da Aeroporti di Roma e alcuni vettori. Allo scalo romano sono presenti, da diversi mesi, dei totem del ministero della Salute, in italiano ed in inglese, che riportano consigli ai viaggiatori internazionali sulle malattie trasmesse dalle zanzare, con raccomandazioni comportamentali da adottare prima di partire, all’arrivo nel Paese di destinazione e poi al ritorno in Italia. Il vademecum riporta anche degli accenni all’infezione da virus Zika. 

Dengue, Bassetti: “Può diventare endemica anche in Italia”

“Il Sud America è flagellato dalla febbre Dengue: c’è particolare apprensione in Brasile, dove si temono oltre 4 milioni di contagi e dove i festeggiamenti per il carnevale potrebbero comportare un’accelerazione nella diffusione della malattia. Molti saranno gli italiani che andranno in Brasile per il carnevale e poi rientreranno in Italia. In un Paese come il nostro, che già ha avuto casi autoctoni, ci potrebbero essere tanti altri contagi rischiando di rendere il virus endemico. Facciamo prevenzione anche sulla Dengue”.

Lo scrive su Facebook l’infettivologo genovese Matteo Bassetti. “È importante – sottolinea il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – fare due cose: chi si reca in Brasile e ha già avuto la Dengue proceda con la vaccinazione, perché in questo momento la malattia è fortemente endemica in tutto il Sud America. Serve poi informare chi rientra dal Brasile che, se ci sono sintomi compatibili con la Dengue (che sono riportati nella figura), deve avvisare il proprio medico per fare il test (un esame del sangue): questo si può fare con avvisi negli aeroporti o messaggi sul cellulare a chi sta viaggiando e rientra in Italia, anche attraverso le triangolazioni dei voli, così da intercettare i possibili casi”.

 

Redazione

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