Settimo caso in Campania nel 2021, 32esimo nazionale
Detenuto suicida in carcere, Mirko affetto da problemi psichici: “Uno scandalo, nessuno li segue”
Dopo aver girato diversi penitenziari italiani, era stato trasferito sabato scorso, 25 settembre, dal carcere di Palermo a quello di Benevento e dopo poche ore, nel pomeriggio di lunedì 27, si è tolto la vita. E’ il dramma di Mirko, 27 anni, detenuto napoletano affetto da problemi psichici. Si tratta del settimo suicidio in Campania dall’inizio del 2021, il secondo nel carcere sannita dopo i casi accertati ad Avellino (2), Poggioreale, Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e un giovane in una casa di alloggio sempre nel Casertano. In Italia dall’inizio dell’anno si sono verificati 32 suicidi.
A darne notizia è il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello. Dopo il suicidio, la magistratura ha aperto una inchiesta e la salma del 27enne verrà sottoposta all’esame autoptico. “Contrariamente alle altre volte, non intendo interrogarmi sulle cause che hanno indotto il giovane detenuto, con problemi psichici, a compiere il gesto estremo” commenta Ciambriello. “Non intendo farlo né per sfuggire alla disamina attenta ed approfondita del dato né per trattare la triste notizia con superficialità ma semplicemente perché la risposta, è ben nota a tutti coloro che sono responsabili di questo ulteriore tragico evento” aggiunge.
Poi rincara la dose. Responsabili “solo ed esclusivamente le Istituzioni ai vari livelli: sanitario, dell’amministrazione penitenziaria, della magistratura, dipartimenti di salute mentale e in primis la politica finta e pavida”. Per Ciambriello “i soggetti affetti da problemi psichici” se non possono essere curati ” presso strutture alternative e sono costretti a “rimanere in carcere”, vanno “seguiti e monitorati da figure professionali ad hoc e a tempo pieno: in primis psichiatri, tecnici della riabilitazione, psicologi, assistenti sociali. A Benevento, e in tantissimi Istituti penitenziari della Campania non è così”.
Nelle carceri campane “mancano da tempo figure professionali. Pur essendoci tanti detenuti che entrano con problemi psichici, in tantissime carceri non c’è il reparto di articolazione psichiatrica o anche dove c’è come a Benevento non c’è lo psichiatra a tempo pieno”.
“Per fronteggiare gli innumerevoli casi critici come quello di Mirko, una vita difficile e travagliata, ho chiesto al Provveditore campano dell’Amministrazione penitenziaria di convocare subito un incontro con i responsabili regionali e provinciali della sanità penitenziaria, i garanti territoriali, i presidenti della magistratura di sorveglianza. Quattro detenuti su dieci in Campania – conclude Ciambriello – hanno problematiche psichiatriche, mentre il 65% convive con un disturbo della personalità e nel 2020 la percentuale degli psicofarmaci somministrati ai detenuti rappresenta il 43% dell’utilizzo complessivo di farmaci”.
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