Il retroscena
Dimissioni Giovanni Toti, il governatore potrebbe cedere nei prossimi giorni: tradito dagli alleati a destra, la Lega già prepara i candidati per le elezioni
Giovanni Toti potrebbe dimettersi nei prossimi giorni. Le voci riguardo un prossimo passo indietro del governatore rimbalzano dalla Liguria a Roma e si fanno sempre più insistenti. Da quando il presidente della Regione è agli arresti domiciliari, nella sua casa di Ameglia (La Spezia), sta resistendo alle pressioni esterne che già da tempo gli chiedono di rinunciare alla poltrona. Ma Toti finora ha tirato dritto, professandosi innocente e cercando di rompere l’assedio della sinistra giustizialista che dalle piazze al consiglio regionale invocavano le sue dimissioni. Ma la sua resistenza potrebbe non durare a lungo, non tanto per gli attacchi della sinistra, quanto per l’abbandono dei suoi alleati di governo a destra.
Dimissioni Toti, il governatore potrebbe cedere nei prossimi giorni: tradito e abbandonato dagli alleati
L’indiscrezione è riportata dal Corriere della Sera, che parla di una irritazione da parte di Toti. Seppur nelle scorse settimane abbia potuto vedere sia alcuni membri della sua giunta sia i vertici del suo partito Noi Moderati, incontri che lo avevano incoraggiato ad andare avanti, con il passare del tempo si sarebbe sentito tradito dagli alleati di destra liguri e nazionali. Il Corriere cita una fonte genovese per risalire ad alcune iniziative a destra che hanno fatto storcere il naso a Toti, come le dichiarazioni del presidente ad interim della giunta ligure Alessandro Piana, della Lega, che ha sollevato dei dubbi sul rigassificatore a Vado Ligure. Un progetto su cui il governatore si era molto battuto. Così come è da guardare in quest’ottica il vertice saltato con il vicepremier Matteo Salvini, leader del Carroccio, che non è stato più riprogrammato.
Dimissioni Toti, la Lega prepara alcuni candidati regionali
E intanto il coordinamento provinciale di Imperia della Lega si è riunito ieri e ha iniziato a scegliere le candidature per il consiglio regionale in vista delle elezioni nel post Toti. Un segnale inequivocabile, minimizzato da Piana: “È una cosa che facciamo in previsione delle elezioni. L’indicazione è arrivata a livello regionale”. Candidature che dovranno passare al vaglio del partito a livello nazionale. Ma la Lega di fatto scalda i motori. Secondo Piana “indipendentemente dalle dimissioni di Toti credo che si faccia sempre a fine anno una rosa dei nomi di quelli che potrebbero essere i candidati in consiglio regionale. Sostanzialmente sono stati confermati i consiglieri in carica”. A chi gli chiede se sia un preludio a un voto in autunno, il membro della giunta ligure risponde: “No, parare le liste è un lavoro lunghissimo, dal punto di vista burocratico la politica oggi è diventata sempre più difficile, essere pronti con le liste, la comunicazione e la rendicontazione. Siccome la Lega è un partito attento, siamo già partiti con il piede giusto”.
Dimissioni Giovanni Toti, il governatore potrebbe cedere nei prossimi giorni: il vertice di destra rinviato
A proposito di incontri saltati. Ad aumentare il malumore del presidente Toti è stata anche la decisione dei partiti liguri di centrodestra di riunirsi questo venerdì, nonostante la sua assenza ovviamente forzata per “analizzare le implicazioni politiche e amministrative e garantire la continuità e l’efficienza nella gestione della Regione“. Una decisione inizialmente presa dopo la seconda ordinanza ai domiciliari ai danni del governatore. Oggi pomeriggio, dopo il retroscena uscito sulla stampa, è stata pubblicata una nota firmata da Matteo Rosso (FdI), Edoardo Rixi (Lega), Carlo Bagnasco (FI), Ilaria Cavo (Noi Moderati-Lista Toti) e Umberto Calcagno (Udc) in cui si è reso noto il rinvio della riunione. “Un posticipo necessario per permettere al vice ministro Edoardo Rixi di contribuire al meglio alla discussione sul tema delle concessioni autostradali prevista in Consiglio dei ministri, convocato nella stessa giornata”, si legge nella nota come motivo ufficiale. Poi la frase finale, un misto tra un bacio di Giuda e un’ammissione di colpevolezza: “Il centrodestra desidera altresì esprimere la piena solidarietà al presidente Giovanni Toti in questo momento difficile”.
Il momento è, appunto, difficile. E Toti potrebbe annunciare le sue dimissioni, che vorrebbero dire – con ogni probabilità – passare dall’essere prigioniero a libero, nei prossimi giorni. Secondo il gip e il Tribunale del Riesame, infatti, finché resta alla guida della Liguria potrebbe di nuovo reiterare il reato ipotizzato. Uno scenario a cui Toti aveva risposto con una lettera tramite il suo avvocato, definendolo impossibile.
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