La mobilitazione
Docenti, studenti e genitori contro la scuola di Azzolina: proteste in 60 città
Manifestazioni in 60 città italiane per protestare contro la bozza del piano scuola 2020-2021 diffusa nelle scorse ore dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Da Firenze a Milano, passando per Napoli, Roma e Torino, insegnanti, studenti e genitori scenderanno in piazza abbracciando l’iniziativa proposta dal comitato “Priorità alla scuola”.
Nella Capitale l’appuntamento è alle ore 18 in Piazza san Silvestro. Tante associazioni, testimonianze e interventi: genitori, docenti, precari, Aec, studenti e bambini racconteranno la loro storia in questi mesi di sospensione della scuola in presenza e l’esperienza della didattica a distanza, con l’idea di tessere una grande narrazione collettiva, che possa rappresentare non soltanto Roma, ma lo stato dell’arte di milioni di famiglie italiane.
“Manifestiamo in una zona centrale di Roma, accanto al Parlamento – spiega Cristina Tagliabue referente di Priorità alla scuola Roma – affinché la nostra voce arrivi non soltanto alla ministra dell’Istruzione Azzolina, ma allo stesso Premier Conte, al quale chiediamo un maggior impegno economico, risorse straordinarie per la scuola. Ci auguriamo – prosegue la Tagliabue – che il nostro racconto e le nostre richieste, che nascono da tantissime realtà romane e nazionali, siano non solo prese in considerazione, ma ascoltate e accolte, soprattutto dopo aver appreso le linee guida appena divulgate”.
Tante realtà diverse scenderanno in piazza in difesa della scuola pubblica e del diritto all’istruzione per ribadire che la scuola è un presidio democratico fondamentale e che sulla scuola bisogna investire in organici e in edilizia, per la sicurezza e la presenza. In questi mesi la Dad ha dimostrato tutti i suoi limiti con un calo dell’apprendimento, crisi della relazione, perdita dell’attenzione e l’aumento della povertà educativa, ha generato forti disuguaglianze in relazione ai diversi contesti famigliari sociali ed economici.
“Stiamo creando una piazza a forma di una scuola che non c’è più, e di come la vorremmo rivedere – conclude Tagliabue, portavoce di Priorità alla scuola Roma – fatta di narrazioni e commistioni, in cui il mondo dell’istruzione italiana sarà rappresentato nel suo presente, nel suo passato e nel suo futuro, da bimbi, genitori, studenti e insegnanti. Racconteremo con parole nostre quello che ci aspettiamo, adesso, dal Governo perchè senza investire nell’istruzione, non ci sarà futuro per le nuove generazioni”.
Le richieste del Comitato ‘Priorità alla scuola‘ avanzate al Governo:
– risorse straordinarie;
– personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;
– assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;
– maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado;
– investimenti strutturali per l’edilizia scolastica:
– prevenzione sanitaria nelle scuole Inoltre, il Comitato respinge tutti i tentativi di smantellamento della scuola Pubblica, che provocherebbe una grave regressione culturale e sociale del Paese.
Perciò rifiuta ogni ipotesi di:
– riduzione del tempo scuola – esternalizzazione di servizi educativi per completare il tempo scuola che causerebbe un aumento del lavoro precario;
– riduzione delle ore didattiche da 60 a 40 minuti;
– Didattica A Distanza come parte strutturale dell’orario scolastico.
Il 25 giugno le manifestazioni si svolgeranno in contemporanea in 60 città: Firenze, Roma, Milano, Faenza, Trento, Ravenna, Genova, Reggio Emilia, Pisa, Livorno, Pontedera, Perugia, Cremona, Lucca, Ancona – Civitanova Marche, Parma, Vicenza, Arezzo, Pistoia, Torino, Padova, Ferrara, Napoli, Collegno (Torino), Vercelli, Brescia, Verona, Prato, Matera, Taranto, Aosta, Bologna, Forlì, Sassari, Sanremo, Potenza, Torre Pellice (Torino), Imola, Palermo, Terni, Cuneo, Cesena, Cosenza, Mantova, Caserta (in piazza venerdì), Benevento, Massa Carrara, Modena, Mondoví (Cuneo), Aci Castello (Catania), Pescara, Catania, Siracusa, Sacile (Pordenone), Salerno, Varese, Pavia, La Spezia, Messina, Ragusa, Frosinone.
LA PARTECIPAZIONE – Aderiscono alla manifestazione 48 organizzazioni nazionali del mondo della scuola: sindacati, associazioni di docenti, di genitori e di studenti:
scuola e bambini nell’emergenza Covid-19, CNPS – Coordinamento Nazionale Precari scuola, La scuola a scuola, Rete Bessa, Apriti scuola, Cinnica, No DAD – Settembre in aula, Cattive Ragazze, Scuole per il Futuro, Coordinamento genitori democratici, Ni.Na.Nda, ACTION AID, Teachers for future Italia, Coordinamento dei Collettivi Studenteschi, Lavoratori Autoconvocati della scuola, Diritto alla scuola, scuola Costituente, Comitato bolognese scuola e Costituzione, Tavolo per l’Educazione Popolare, Mamma di Merda, scuola Mondo San Giuliano Terme, Priorità all’Università, Gruppo scuola di Archivia, Non Una di Meno (Genova, Perugia, Pisa, Livorno, Milano), LUD – Libera Università delle Donne, MCE – Movimento di Cooperazione Educativa, Assemblea autoconvocata delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale, CIDI – Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, COBAS scuola, CIB UNICOBAS, FLC CGIL, USB, Euronomade, Centro di Gravità, Casa Internazionale delle Donne di Roma, Associazione Per la sinistra per un’altra Europa, Comitato Popolare di Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, Le Contemporanee, co2 crisis opportunity onlus, Monitor Napoli, Fronte della gioventù comunista, Studenti Di Sinistra, Unione degli studenti, Rete degli Studenti Medi, Gruppo Comma 255 Mamme Caregivers, Coordinamento AEC assistenti educativi Culturali.
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