Donald Trump potrà fare ritorno tra qualche settimana sui social di Meta, la compagnia di Mark Zuckerberg che possiede Facebook e Instagram. La società ha infatti annunciato che nelle prossime settimane finirà la sospensione degli account dell’ex presidente degli Stati Uniti, che erano stati bloccati dopo i drammatici fatti del 7 gennaio 2021, quando i suoi supporter assaltarono il palazzo del Congresso a Capitol Hill, a Washington.

Inizialmente infatti la decisione nei confronti del tycoon, nuovamente in campo per le ‘primarie’ del Partito Repubblicano, era stata quella di una sospensione a tempo indeterminato.

Poi, dopo una valutazione dell’Oversight Board, il comitato indipendente istituito per dirimere le questioni etiche più complesse di Facebook, era stato deciso che la sospensione avrebbe avuto una durata di due anni.

Un periodo ormai trascorso. Dopo una nuova analisi per stabilire se “persistano circostanze straordinarie per cui sia giustificata un’estensione della sospensione”, Meta ha quindi deciso di riattivare gli account dell’ex presidente. “Gli utenti deve essere in grado di ascoltare cosa dicono i politici così da poter fare scelte informate“, si spiega nella motivazione che ha dato il via libera al ritorno dell’ex presidente.

Lo scorso 18 gennaio Trump aveva chiesto di poter tornare su Facebook, invitando a non “ridurre al silenzio un candidato presidenziale”. Il legale del tycoon aveva inviato una lettera a Zuckerberg, chiedendogli un incontro per discutere della rapida riammissione di Donald Trump sul social network. “Riteniamo che la sospensione dell’account Facebook del presidente Trump abbia radicalmente distorto e ristretto il dibattito pubblico“, spiegava Scott Gast nella missiva

Gli account del tycoon saranno ripristinati nelle prossime settimane ma Trump, “alla luce delle sue violazioni, si trova a dover fare i conti con sanzioni maggiori” in caso di offese ripetute. Se dovesse postare ulteriori contenuti in violazione alle regole vigenti, questi “saranno rimossi e lui sarà sospeso per un periodo fra il mese e i due anni, a seconda della gravità della violazione“, mette in evidenza Nick Clegg, il presidente dei global affairs di Meta.

La mossa di Zuckerberg fa seguito a quella, gestita in maniera ben più controversa, di Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter. L’imprenditore, tra gli uomini più ricchi del mondo grazie a Tesla, aveva infatti riammesso l’ex presidente degli Stati Uniti semplicemente con un sondaggio sul proprio profilo social pubblicato lo scorso 20 novembre 2022.

Redazione

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