Dopo l’esplosione di migliaia di cercapersone in mano ai membri attivi di Hezbollah avvenuta ieri, oggi il Libano è di nuovo nel caos per la detonazione di centinaia di walkie talkie. Il Mossad continua la sua operazione contro la milizia filo iraniana tra il paese dei Cedri e la Siria. Particolarmente colpita la roccaforte di Hezbollah alla periferia di Beirut, dove sono state diverse le esplosioni.

Dopo i cercapersone, esplodono anche i walkie talkie di Hezbollah in Libano: morti e centinaia di nuovi feriti

Per adesso il bilancio è di tre morti e centinaia di feriti accertati tra Beirut e la valle della Bekaa. A riferirlo sono i media libanesi e le tante cruente immagini che già affollano i social. In alcuni casi gli strumenti radio sono esplosi durante i funerali di persone uccise nell’attacco hacker di ieri. “Israele ha fatto esplodere migliaia di radio personali (Walkie-Talkie) utilizzate dai membri di Hezbollah in Libano in una seconda ondata della sua operazione di intelligence iniziata martedì con l’esplosione di dispositivi cercapersone di Hezbollah”, ha raccontato il giornalista di Axios Barak Ravid che cita due fonti informate.

“Le radio personali, che sono state preventivamente dotate di trappole esplosive dai servizi segreti israeliani e poi consegnate a Hezbollah, facevano parte del sistema di comunicazione d’emergenza della milizia che avrebbe dovuto essere utilizzato durante una guerra con Israele”, hanno aggiunto le fonti a Ravid.

Esplodono anche i walkie talkie: “devices comprati insieme”

A dare una spiegazione di quanto sta accadendo ci ha pensato uno dei vertici di Hezbollah, Hashem Safi al-Din che ha ammesso: “stiamo affrontando una nuova fase di attentati”. Secondo una fonte della sicurezza, citata da Al Arabiya, i dispositivi di comunicazione che sono esplosi oggi in tutto il Libano erano sia walkie talkie sia radio portatili, acquistati 5 mesi fa quasi contemporaneamente ai cercapersone esplosi ieri.

Unifil: esplosioni continuano

Una ricostruzione la fornisce anche Andrea Tenenti, il portavoce della missione Unifil in Libano, a LaPresse: “Le esplosioni dei dispositivi di comunicazione” in Libano “stanno continuando e sembra che stiamo interessando anche altri wireless device, non solo cercapersone ma anche walkie talkie e radio”. “Sta accadendo anche durante i funerali di membri di Hezbollah soprattutto nei quartieri del sud di Beirut” ha concluso Tenenti.

Unifil, auto attaccate nel Sud del Libano

Caos e rabbia della folla per le strade in Libano dopo le centinaia di esplosioni di dispositivi walkie talkie che hanno provocato vittime e feriti. Alcuni cittadini hanno attaccato un’auto dell’Unifil a Tiro, a sud di Beirut. Lo riferisce Channel 12 che pubblica immagini delle proteste.  Un veicolo è stato preso a sassate da persone che ne bloccavano la strada a est di Tiro.

Redazione

Autore