Dora Lagreca era nuda quando è caduta dal quarto piano di via di Giura, a Potenza, e si sarebbe aggrappata al parapetto del balcone prima di precipitare nel vuoto. È morta dopo un paio di ore di agonia all’Ospedale San Carlo nel capoluogo lucano. Questi i dettagli sul caso, che in verità non portano ad alcuna svolta nelle indagini, non aggiungono al momento alcun particolare utile a capire dinamica e cause del caso. La tragedia, come spesso succede in questi casi, sta suscitando sconforto e solidarietà nella comunità ma anche attenzione morbosa da parte dei media. Il fidanzato 29enne di Lagreca, con lei al momento della tragedia, è indagato per istigazione al suicidio.

La Procura ha portato via gran parte della lamiera che copre il parapetto per cercare di individuare eventuali tracce di dna della 30enne, assistente scolastica originaria di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, che lavorava presso un Istituto Scolastico di Tito. I carabinieri del reparto investigazioni scientifiche sono andati via dall’appartamento con cinque valigie di materiale da analizzare. L’autopsia intanto non ha fornito particolari decisivi.

“Al momento non mi sembrano esserci elementi che possano far presumere esserci stata una colluttazione o un litigio tra i due nelle fasi antecedenti la morte della giovane”, ha riferito l’avvocato Domenico Stigliani, che difende il fidanzato di Dora Lagreca, al momento della tragedia in casa con la 30enne. Era stato lui ad affittare il piccolo appartamento dove si è consumata la tragedia. La famiglia della vittima non crede al suicidio e vuole sapere se prima della caduta dal quarto piano tra i due ci fosse stata una discussione. Stigliani dice che il 29enne era “molto innamorato” della sua fidanzata.

E quindi giornali e televisioni cercano particolari e dettagli sulla relazione tra i due, che condividevano la passione per le moto e i tatuaggi. Una relazione che andava avanti da un anno circa, con crisi e pause di mezzo. Alcuni litigi, forse scenate di gelosia, come ha raccontato un amico della coppia a SkyTg24. La sera prima della tragedia, venerdì scorso, i due erano stati insieme in un locale, avrebbero bevuto secondo quanto detto dall’amico, ma erano tranquilli e sereni. L’occasione era una festa di laurea di un’amica. In una foto scattata da un amico si vedono sullo sfondo i due mentre si baciano.

Il Corriere della Sera scrive che però una lite ci sarebbe stata tra i due: iniziata in macchina e continuata a casa. Intorno alle 2:15 andava avanti il litigio e Lagreca avrebbe aperto il balcone, che si trova ad appena un metro dal parapetto, e detto: “Adesso la faccio finita”. Per l’avvocato Stigliani “forse la ragazza voleva dimostrare qualcosa al fidanzato e si è lanciata, dopo aver aperto il balcone senza calcolare la distanza del muretto e a quel punto non è riuscita a fermarsi. Antonio avrebbe cercato di afferrarla senza riuscirci. È corso sotto e alle 2.27, come testimonia la chiamata fatta dal cellulare, ha avvertito il 118”. Quando l’ambulanza è arrivata, sette minuti dopo, Dora Lagreca respirava ancora.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.