“Il Cancro è una parola, ho bisogno del vostro aiuto per far sì che non diventi una sentenza”. Si legge così sui social di Dorita Delle Donne, 32 anni di Castellammare di Stabia. Alla giovane è stato diagnosticato un carcinoma mammario avanzato praticamente inoperabile. Ma la speranza c’è e la voglia di lottare pure. Per riuscirci Dorita ha bisogno di accedere alle cure sperimentali che si stanno praticando negli Stati Uniti e in Israele. Per questo motivo la comunità di Gragnano, a pochi passi da Castellammare, aveva deciso di attivarsi e lanciare una raccolta fondi in chiesa. Ma i soldi raccolti sono stati rubati.

A denunciarlo è stato il parroco della chiesa del Corpus Domini venerdì 5 agosto: “La comunità del Corpus Domini ha aderito alla raccolta fondi per dare speranza a Dorita di cui sono note le vicende di salute. Purtroppo devo denunciare un fatto deprecabile: oggi pomeriggio, essendo la chiesa aperta, è stata asportata dall’altare la cassetta contenente le offerte. Fatto ignobile e spregevole…”, ha scritto su Facebook.

Ma la solidarietà per Dorita non si ferma. Per la ragazza che vive a Londra e racconta la sua lotta contro il cancro sui social, il sindaco di Gragnano ha subito rilanciato l’appello: “Dico basta e lo dico a gran voce – ha scritto su Facebook il sindaco Nello D’Auria – Gesti spregevoli come quello del furto dei fondi raccolti per Dorita Delle Donne, che sta combattendo un carcinoma, non possono restare impuniti. Invito i preposti a sporgere immediatamente denuncia alle Forze dell’Ordine e di collaborare con loro affinché si giunga quanto prima al colpevole. L’ignobiltà di uno non infangherà la generosità di tanti ma questi esecrabili atti vanno perseguiti con ogni mezzo. Ai cittadini, invece, chiedo lo sforzo di un ulteriore segno di solidarietà per Dorita. Sono certo che Gragnano come sempre risponderà in maniera esemplare. Forza Dorita, non mollare!”.

“Le aspettative di vita con il tumore più aggressivo e invasivo che si conosca, refrattario alla chemio tradizionale, sono piuttosto brevi. Una condanna a morte come questa non si può accettare passivamente alla sua età, con una vita ancora tutta da vivere”, recita il testo a corredo della raccolta di fondi online, a cui tutti possono partecipare con una propria donazione.

Avatar photo

Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.