Secondo Grillo, Draghi gli ha chiesto di rimuoverlo dal Movimento 5 Stelle perché inadeguato”. A parlare e lanciare quella che appare come un retroscena bomba è Domenico De Masi, sociologo e coordinatore scientifico della scuola di formazione grillina, che in una intervista a Il Fatto Quotidiano rivela come il presidente del Consiglio avrebbe chiesto la testa del suo predecessore Giuseppe Conte al garante 5 Stelle.

Una ricostruzione dei fatti che lo stesso comico genovese, lasciando questa mattina l’hotel Forum di Roma per raggiungere Palazzo Madama, dove avrà un’altra serie di riunioni con i senatori del Movimento, ha di fatto smentito. “Coprite, coprite con le vostre storielle la verità”, ha detto Grillo rivolgendosi ai cronisti che gli chiedevano conto proprio delle parole rilasciate oggi da De Masi.

Quanto al sociologo di orbita grillina, De Masi nell’intervista al Fatto ha spiegato che alle parole di Grillo ha reagito così: “Sono insorto, mi sono messo a urlare. ‘È indecente, si parla del tuo presidente, con quale diritto Draghi vi chiede questo?. Poi – aggiunge ancora De Masi – gli ho spiegato anche che vogliono tenerli nel governo per cuocerli a fuoco lento. Sanno che in autunno, con questa crisi, i poveri aumenteranno in modo sensibile. Il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto a farsene carico, a difenderli, e facendolo riacquisterebbe consensi. Ma non vogliono che questo accada. Vogliono danneggiare il Movimento, e mi pare che ci stiano riuscendo ottimamente“.

Nonostante ciò, il rapporto tra Grillo e Draghi sarebbe ottimo. “Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare e sul rapporto da tenere con il governo”, ha detto De Masi rivelando il contenuto delle sue telefonate col garante, con i due che si capirebbero “perché sono due nonni”.

Quanto alle strategie futuro del Movimento, nel caos dopo l’uscita di oltre 60 parlamentari che hanno seguito Luigi Di Maio nel nuovo contenitore centrista ‘Insieme per il futuro’, De Masi sottolinea che Grillo dal governo “non vuole uscire, anche perché il garante ha rivendicato che il premier gli ha dato “tutto quello che gli ho chiesto sul piano politico da quando siamo al governo”.

Al contrario, i rapporti con Giuseppe Conte restano tesi, almeno secondo l’interpretazione del sociologo. “Penso che Beppe abbia paura di perdere il Movimento, il suo figlio politico. Teme che Conte gli tolga potere, ma il presidente del M5s non è un furbastro, è un brav’uomo”. Quanto a Conte, De Masi sottolinea che se fosse in lui “ora me ne andrei. Non può venire una persona da Genova e decidere al posto tuo, dopo che ti sei caricato il peso del Movimento. Non puoi delegittimarlo così: è poco dignitoso“.

Intanto però i grillini si interrogano sul futuro, sull’appoggio all’esecutivo che progressivamente sta smantellando le riforme approvate nei governi Conte 1 e 2: sul tavolo c’è anche la possibilità di garantire soltanto l’appoggio esterno a Draghi.

È una possibilità da tenere in considerazione”, avrebbe detto ieri Grillo incontrando i deputati 5 Stelle, ammorbidendo la posizione più nettamente draghiana espressa al suo arrivo a Roma. “Bisogna dare vita ad un rapporto leale, schietto, alla luce del sole con il governo e votare solo i provvedimenti in sintonia con le posizioni del M5S”, la sintesi che il comico avrebbe affidato alla conclusione dell’incontro a Montecitorio.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia