Approvato in CdM il decreto
Draghi riapre l’Italia, addio Green pass e restrizioni: la road map per allentare le misure anti Covid

Via libera all’unanimità nel Consiglio dei ministri presieduto dal premier Mario Draghi a decreto che sancisce la riapertura dell’Italia, una road map di provvedimenti che punta, con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, ad allentare le misure anti-Covid prese dal governo negli scorsi mesi.
Draghi che assieme al ministro della Salute Roberto Speranza ha però chiarito che il governo e le autorità sanitarie nazionali continueranno a seguire l’andamento dell’epidemia e che e le cose peggiorassero si tornerebbe indietro.
Il provvedimento
Da aprile non sarà più richiesto il super green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, basterà infatti quello base ottenibile col tampone, mentre fino al 30 aprile servirà il green pass base per i trasporti a lunga percorrenza.
Resterà in vigore l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile nei luoghi in cui sono previste, in particolare al chiuso e in casi di assembramento all’aperto.
Tireranno un sospiro di sollievo anche le società sportive italiane: la capienza di stadi e palazzetti dello sport tornerà al 100 per cento dal primo aprile, ma per accedervi sarà necessario il green pass base e al chiuso sarà in vigore anche l’obbligo di mascherina. Ma la decadenza delle capienze limitate varrà anche per luoghi di spettacolo, cinema, teatri e sale da concerto.
Quanto all’obbligo di Super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50, la misura scadrà a partire da aprile. Per chi ha superato tale soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.
L’obbligo del vaccino resterà per il personale sanitario e delle Rsa (dove fino alla fine dell’anno si entrerà come visitatori solo col Green Pass) fino al 31 dicembre.
Addio anche al sistema di divisione delle regioni in zone a colori per la classificazione: un provvedimento che ‘cade’ così come la struttura commissariale e il Cts, il Comitato tecnico scientifico.
Per quanto riguarda l’ambito scolastico, la road map decisa dal governo prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). A scuola dunque la Dad resterà solo per coloro che hanno contratto l’infezione.
Fino al 30 aprile il green pass rafforzato servirà per piscine, centri natatori, centri benessere, palestre, strutture ricettive, convegni, congressi, centri ricreativi, feste cerimonie civili/religiose, sale gioco/scommesse/bingo, discoteche e assimilate, partecipazione spettacoli e competizioni sportive al chiuso. Resta rafforzato per servizi ristorazione banco/tavolo solo al chiuso, all’aperto subito.
A maggio finisce l’obbligo del Green pass con l’eliminazione del certificato.
La conferenza di Draghi e Speranza
Il premier Draghi ha aperto la conferenza sottolineando che è “quasi compiuto il ritorno alla normalità e alla socialità”, ringraziando per gli sforzi compiuti in questi due anni e due mesi la struttura commissariale e il Cts, che si scioglieranno il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza.
“Abbiamo agito grazie alla scienza, non sulla base di sensazioni”, ha rivendicato Draghi, definendo il decreto approvato in CdM come un “provvedimento importante” che “elimina quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati”. Il premier ha evidenziato che l’esecutivo non vuole sottovalutare un eventuale ‘risveglio’ dell’epidemia: “Osserviamo la curva dei contagi e siamo pronti ad adattarci”, ha detto in conferenza Draghi, ricordando come “grazie ai vaccini abbiamo avuto 80.000 morti in meno rispetto al 2021”.
Draghi ha anche difeso la scelta di introdurre il green pass, una misura che per il premier “ha permesso di far crescere l’economia del 6,5%, è stato un grande successo e ora sarà gradualmente tolto”.
Il ministro della Salute Roberto Speranza da parte sua ha invece precisato che non vi sarà un ricorso generale alla quarta dose di vaccino contro il Coronavirus, questo perché “per la scienza non ci sono evidenze, la stiamo valutando solo per gli anziani”.
(in aggiornamento)
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