Draghi si vaccina contro il covid: al premier e alla moglie dose di AstraZeneca

Foto da Palazzo Chigi (Twitter)

Mario Draghi si è vaccinato contro il coronavirus. Il Presidente del Consiglio ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca con la moglie Maria Serenella Cappello. I due si sono recati all’hub della Stazione Termini come previsto dal calendario della campagna vaccinale dalla Regione Lazio. Draghi aveva annunciato che si sarebbe vaccinato con il preparato di Oxford nella conferenza stampa per il decreto Sostegni.

“Non ho ancora fatto la prenotazione, la mia fascia d’età prevede la vaccinazione con AstraZeneca quindi si, lo farò, lo ha fatto anche mio figlio l’altro giorno in Inghilterra”, aveva detto in quell’occasione il premier. L’annuncio dopo lo stop di quattro giorni alle somministrazioni del siero di Oxford, poi reintegrato dopo le rassicurazioni dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema). “Molti scienziati avevano pareri diversi, ma la decisione non è stata presa per imitazioni o per interessi tedeschi. No, non c’è niente del genere, c’è solo la responsabilità di un governo che si chiede se si può andare avanti con la vaccinazione. C’è anche da dire che c’è stato un calo delle vaccinazioni, ma solo per un giorno: sono scese da 150 mila a 100 mila, poi compensate dall’utilizzo di altri vaccini. C’è stato un rallentamento ma non è stato disastroso”.

Il generale, commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ha confermato ieri l’arrivo di circa tre milioni di dosi per fine mese, che “ci porteranno a un totale da inizio campagna di 14 milioni e 170.000 dosi, rispetto allo stimato iniziale di 15,6 milioni, ma che è di più rispetto ai cali che inizialmente avevano paventato le aziende. E di questo ritengo si debba dare atto all’intervento del nostro primo ministro”. A oggi sono state 9.658.927 le somministrazioni in Italia, 3.037.122 le persone che hanno ricevuto la prima e la seconda dose.

Proprio stamane la notizia che il premier ha firmato l’appello per un nuovo Trattato internazionale per la preparazione e la risposta alle pandemie. La proposta è stata lanciata congiuntamente dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e dal direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Ghebreyesus. Un annuncio che segue un editoriale pubblicato su diverse testate giornalistiche in tutto il mondo e firmato da altri leader europei.