In mattinata la bomba fatta deflagrare da Domenico De Masi, sociologo e coordinatore scientifico della scuola di formazione grillina, che in una intervista a Il Fatto Quotidiano ha rivelato della richiesta da parte del premier Mario Draghi a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dalla leadership del Movimento 5 Stelle. Ma in serata arriva la netta smentita: le parole, affidate alle 20.20 a giornali e agenzie da “fonti di Palazzo Chigi” sono inequivocabili: “Il presidente del Consiglio, non ha mai detto o chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dal M5S”.

Il caso è esploso in mattinata, contestualmente alla decisione di Draghi di lasciare in anticipo il vertice Nato di Madrid per rientrare a Roma in serata e partecipare domani al Consiglio dei ministri che si occuperà, tra l’altro, della questione bollette. Ma le preoccupazioni del presidente del Consiglio potrebbero riguardare proprio le tensioni con la maggioranza. E non solo quelle con i pentastellati ma anche con la Lega che si è messa di traverso sullo ius scholae e la cannabis.

“Vorrei precisare che Grillo mi aveva riferito di queste telefonate, vorrei chiarire che siamo una comunità, lavoriamo insieme. Lo trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono per altro”, sono le parole pronunciate davanti ai giornalisti da Conte, visibilmente contrariato. “Noi sin qui abbiamo sempre continuato a sostenere il governo con lealtà, correttezza, non nascondendo i passaggi difficili per noi. Sono rimasto sinceramente sconcertato. Abbiamo sempre spinto il governo ad essere protagonista in Italia e in Europa e nel consesso internazionale protagonista di telefonate di pace“, ha detto Conte ai cronisti.

Eppure il leader dei 5 Stelle assicura che il sostegno del Movimento al governo Draghi non cambia, perché “il nostro atteggiamento, che ho sempre definito leale, costruttivo, corretto nei confronti del governo, non cambia neppure di fronte a episodi che reputo così gravi. Perché il nostro obiettivo non è sostenere Draghi – sono le parole di Conte -, il nostro obiettivo è sostenere e tutelare gli interessi degli italiani”.

Il presidente dei pentastellati poi sottolinea come sia “attaccato quotidianamente per distruggere il Movimento”. “È sotto gli occhi di tutti, io personalmente e il Movimento siamo sotto attacco, perché alcune posizioni non rientrano nel pensiero diffuso, dominante – aggiunge Conte -. Qui sono in gioco i valori della democrazia. Le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche. Sbaglierebbe qualcuno che può godere o sghignazzare di questi passaggi“. L’ex premier ha detto anche che le presunte telefonate tra Draghi e Grillo sono la “conferma che la costituzione di un nuovo gruppo” da parte di Luigi Di Maio, che ha lasciato i 5 Stelle “e altre iniziative simili rispondono a logiche manovre di palazzo“.

Ma a margine di un punto stampa a Madrid, dove è volato per partecipare al fondamentale summit della Nato, Draghi ha subito tentato di smorzare le polemiche. “Ci siamo parlati con Conte poco fa, l’avevo cercato stamattina, mi ha richiamato lui: abbiamo cominciato a chiarirci. Ci risentiamo domani per vederci al più presto”, ha detto il presidente del Consiglio parlando con i giornalisti. Sempre ai cronisti, alla domanda sulla possibilità che il governo possa cadere dopo il clamoroso scontro di oggi, il premier ha risposta seccamente “no”.

Ma in serata un’altra notizia infittisce il caso. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte ha avuto un lungo colloquio al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella. Nel corso dell’incontro, durato un’ora, Conte avrebbe riportato al presidente della Repubblica la gravità della situazione ma non avrebbe parlato con il capo dello Stato di uscite dal governo da parte dei 5 stelle.

Avatar photo

Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.