La Russia torna ad attaccare Kiev. A distanza di una settimana dal raid missilistico sulla capitale ucraina, almeno nove droni kamikaze hanno colpito nuovamente la città nelle prime ore di lunedì 17 ottobre.  Le esplosioni si sono verificate in numerosi quartieri centrali della città. Secondo il sindaco Vitalii Klitschko sono stati danneggiati edifici residenziali nell’area centrale di Shevchenkivskyi.

Klitschko, riferisce la BBC, ha detto che i soccorritori sono sul posto ed ha invitato i residenti a rimanere nei rifugi antiaerei. Negli attacchi di stamattina è stata colpita anche la sede della compagnia nazionale dell’energia ucraina Ukrenergo (Kiu).

Da qui l’allarme del capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. Su Telegram Andriy Yermak chiede “sistemi di difesa aerea il prima possibile. Non abbiamo tempo per le azioni lente. Più armi per difendere il cielo e distruggere il nemico”.

Diverse esplosioni sono state avvertite nella notte nelle regioni di Odessa e Kharkiv e nella città di Mykolaiv dove si è sviluppato incendio in seguito ad un bombardamento su depositi di carburante. Lo riportano i media ucraini. Inoltre, è stato lanciato un allarme per raid aerei nelle regioni di Poltava, Kharkov, Dnepropetrovsk e Kirovograd.

Il capo delle ferrovie statali ucraine Alexander Kamyshin ha affermato che alcune esplosioni si sono verificate vicino alla stazione centrale di Kiev e decine di persone si sono riparate in un sottopassaggio della stazione. Il distretto di Shevchenkivskiy colpito oggi con i droni kamikaze iraniani è la stessa zona presa di mira dai russi una settimana fa, il 10 ottobre, quando almeno 19 persone sono rimaste uccise e più di 100 ferite.

Intanto terzo foreign fighter italiano ucciso nel conflitto. Si tratta di un 28enne che combatteva per le milizie russe, caduto durante un combattimento nella regione del Donetsk. Si chiamava Elia Putzolu e si era arruolato nelle milizie di Putin nell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Era originario della Sardegna ma viveva da anni a Taganrog, nei dintorni della città russa di Rostov.

In precedenza sono morti anche Edy Ongaro, 45 anni, veneto partito nel 2015 e arruolato con l’esercito filorusso nel Donbass, e Benjamin Giorgio Galli, 27 anni, originario della provincia di Varese, colpito nella zona di Kharkiv. È appena tornata in Italia, invece, l’ex pilota Giulia Schiff, che si è arruolata nell’esercito di Kiev.

Redazione

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