Gli studenti chiedono l'intervento del Ministero
Due docenti negazionisti augurano il cancro agli studenti con la mascherina: “Covidioti e pandementi”
Due docenti, marito e moglie, del liceo Federico II di Svevia di Melfi hanno insultato sui social gli studenti che indossano la mascherina contro i contagi. A denunciarlo sono gli studenti stessi del liceo su Facebook. “Ben due docenti coniugati sostengono sui loro profili social che quella che stiamo vivendo sia una ‘dittatura sanitaria’ – scrivono sulla pagina Facebook dell’Unione degli Studenti – e tutti coloro che indossano la mascherina sono ritenuti dagli stessi ‘Covidioti’ e ‘Pandementi’, senza ovviamente dimenticare di definire la stessa mascherina come un ‘bavaglio’ e riferendo, nei confronti degli stessi alunni che commentano esprimendo il loro disaccordo, termini quali ‘ritardati’ ed addirittura augurando il ‘Cancro’ ad alcuni studenti”.
Il caso sta facendo il giro del web e la protesta dei ragazzi si fa sentire forte: “Non riteniamo questi individui professori, perché non meritano di essere definiti tali in quanto i professori non sono questo, sono tutt’altro”, dicono gli studenti che chiedono l’intervento del Ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale a cui hanno esposto alcuni post dei docenti. “Il Liceo di Melfi ha da sempre preparato e formato in maniera eccelsa tutti i suoi studenti e continuerà a farlo, nonostante questi incresciosi eventi, perché siamo sicuri che i docenti tutti, degni di essere definiti tali, la penseranno come noi”, continua la nota degli studenti.
Intanto il Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” ha preso le distanze dalle affermazioni dei due docenti a partire dagli studenti, passando per l’intero corpo docente, dirigente scolastica compresa. “La nostra è una scuola meravigliosa, non è la scuola dei docenti che insultano i ragazzi, è la scuola della cultura, dell’allegria, della collaborazione con i professori – ha detto il rappresentante degli studenti, Antonio Simonetti – Come in ogni grande famiglia, può capitare che ci sia qualcosa che non va ed è giusto che ogni problema venga risolto e per fortuna non siamo mai stati soli in questo, dirigente e professori sono sempre stati dalla nostra parte. La vigilanza è ed è sempre stata alta su tutto quello che i docenti e gli alunni facevano nella scuola ed è probabilmente anche per questo che la scuola ha funzionato. Se comportamenti del genere fossero avvenuti all’interno dell’istituto, sono sicuro che tutti gli organi competenti avrebbero preso immediatamente i provvedimenti del caso”.
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