Due fratelli detenuti sono riusciti a fuggire dal carcere Beccaria di Milano. La notizia è stata data da Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), il quale ha spiegato che i due facevano parte di un gruppo considerato problematico e sono stati tra i protagonisti delle recenti rivolte.

Nonostante i loro comportamenti, i due ragazzi di origini straniere, non erano stati trasferiti. Greco ha inoltre sottolineato che uno dei due fratelli è al suo terzo tentativo di evasione: “Da mesi il SAPPE sollecita un intervento ministeriale per garantire la sicurezza del personale penitenziario, in particolare degli agenti della Polizia Penitenziaria. Cos’altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorché qualche minorenne? Sono mesi che il Sappe chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”, ha aggiunto specificando che è del tutto probabile che i due vengano trovati entro massimo qualche giorno.

Dopo le storie recenti di violenze degli agenti e delle numerose rivolte che hanno riguardato la struttura, poco più di un mese fa l’ultima rilevazione dell’associazione Antigone ha segnalato che i detenuti nel sistema carcerario nazionale sono 10mila in più rispetto ai posti realmente disponibili, con condizioni logistiche che in un terzo degli istituti non arrivano a garantire nemmeno tre metri quadri calpestabili per ogni detenuto, all’interno delle celle.

Redazione

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