Lutto nel mondo del giornalismo
È morta Bice Biagi, la figlia di Enzo Biagi aveva 75 anni: “Ho imparato da mio padre che a rendere libera una donna era il lavoro”

Bice Biagi, figlia di Enzo Biagi, si è spenta a Bologna a 75 anni. Giornalista e scrittrice da tempo aveva il ruolo di garante nell’associazione Articolo 21, che ne ha dato il triste annuncio. “Forte e volitiva, ironica e franca, Bice è sempre stata accanto al padre nella lotta contro l’editto bulgaro di Berlusconi che si abbatté su di lui, Luttazzi e Santoro il 18 aprile 2002, quando era alla Rai. Ha sempre avuto come impegno – ricorda Articolo 21 – la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione. All’epoca dei primi movimenti studenteschi era iscritta alla Facoltà di Lettere alla Statale di Milano ed era già molto attiva nel sostenere battaglie di libertà”.
Nella sua carriera è stata direttrice di Novella 2000, poi vicedirettrice di Oggi. Nel 2007 ha lavorato insieme al padre, Enzo Biagi, nella redazione della trasmissione televisiva RT Rotocalco Televisivo. “Ho imparato da mio padre che, a rendere ‘davvero libera’ una donna, era soprattutto il lavoro. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale”, diceva di sé. Dall’attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del ’68 e agli anni 70 Bice Biagi è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli.
Per un periodo è stata sentimentalmente legata a Vittorio Feltri. “Sono rimasto sbigottito, apprendere la notizia mi ha fatto davvero molto male. Penso soprattutto alla figlia Lucia, che era attaccatissima alla madre e adesso soffrirà parecchio, e questo mi duole moltissimo” – ha detto feltri all’Adnkronos con voce rotta dall’emozione – Ho di lei un ricordo molto. Come giornalista era bravissima, ma non era molto abile nel valorizzarsi”. La figlia di Enzo Biagi “conosceva l’inglese e il francese perfettamente, e io tante volte quando andavo all’estero mi facevo accompagnare perché mi aiutava parecchio”, ricorda sorridendo Feltri. Che sul rapporto con il padre Enzo, aggiunge: “Era molto simile al padre ma non aveva la stessa personalità, quindi non gliene fregava neanche niente di svettare. Anche se poi ha fatto una carriera più che buona”, conclude commosso.
“Forte. Determinata. Attenta”, così la ricorda la Fnsi, la Federazione nazionale della Stampa. “Sempre dalla parte delle donne, strenuamente impegnata contro i bavagli e nella difesa dei valori costituzionali. Anche per questo tra le fondatrici di Articolo 21, all’indomani dell’editto bulgaro che prese di mira il papà Enzo, e del Centro documentale a lui dedicato a Pianaccio, vicino Bologna”.
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