Indagò su alcuni dei più controversi cold case italiani, aveva 74 anni
È morto Francesco Bruno, il criminologo che collegò gli omicidi del Mostro di Firenze all’esoterismo
Criminologo di fama internazionale, Francesco Bruno si è spento a 74 anni nella sua Celico, provincia di Cosenza. Da tempo lottava contro una terribile malattia. Un grande lutto per la comunità scientifica e universitaria, per la “Sapienza” di Roma e per l’Università della Calabria di Rende, dove insegnava. Il suo volto era noto per i suoi interventi televisivi sui più controversi cold case italiani. Suo il primo studio universitario che collega gli omicidi commissionati al “Mostro di Firenze” con l’esoterismo e il fine sacrificale.
Nato nel centro presilano il 10 maggio del 1948, iniziò la sua carriera dall’Università di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dove si laurea nel 1973. Da medico ha prestato servizio per 12 mesi, come ufficiale medico presso il 4º reggimento dei carabinieri a cavallo, con il grado di sottotenente. Ancora giovanissimo, dal 1979 al 1987 è stato funzionario, e poi direttore di sezione, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. Studiò approfonditamente il terribile caso del “Mostro di Firenze” e dietro impulso del Sisde, pubblicò il primo studio universitario che collega gli omicidi commissionati al “Mostro di Firenze” con l’esoterismo e il fine sacrificale.
Come riportato da Strettoweb.it, negli anni ’90 collaborò per la risoluzione di numerosi misteri, allolo studio e la lotta alla droga e criminalità organizzata. Ha preso parte a diversi programmi televisivi dedicati a serial killer, tra cui Delitti (LA7), Porta a Porta (Rai 1) e Maurizio Costanzo Show (Canale 5). Dal 2010 iniziò a occuparsi del caso di Rina Pennetti, la 33enne scomparsa a Spezzano della Sila (CS.). Docente di Criminologia e di Psicopatologia Forense in varie sedi universitarie fu anche docente straordinario di Pedagogia Sociale presso l’Università degli Studi di Salerno e titolare della cattedra di scienze psichiatriche all’università “La Sapienza” di Roma.
Fu anche investigatore privato, come riporta QuiCosenza.it, investigando su casi controversi come l’omicidio di Natalia Gonzales Fernandez, la cameriera colombiana, uccisa il 22 aprile 2009 a Sincelejo o quello di Ramon Polentarutti, scomparso il 14 aprile 2011, i cui resti sono stati trovati a novembre scorso nelle griglie delle vasche di raffreddamento della centrale A2A. Bruno lascia la compagna Simonetta Costanzo, docente universitaria all’Unical e il figlio Alfredo.
A dare la triste notizia Matteo Lettieri, sindaco di Celico: “Questa mattina Celico piange uno dei suoi più illustri concittadini, il Prof. Francesco Bruno, medico e criminologo di fama internazionale – ha scritto in un post su Facebook – Il Prof. Bruno era un luminare impegnato nella risoluzione dei più efferati delitti italiani. Grazie ai suoi studi era riuscito a ricollegare gli omicidi del Mostro di Firenze all’esoterismo. A nome di tutta la nostra comunità formulo le più sentite condoglianze alla sua famiglia”. Tantissimi i messaggi di cordoglio e sgomento per la perdita: “Una grave perdita per la nostra comunità, per la sua famiglia e per la scienza”, “oggi la comunità di Celico ha perso L’Uomo dotato di tanta umanità, professionalità, bontà”.
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