La peso welter è appena tornata in Italia dopo l'eliminazione
È morto il padre di Angela Carini, pugile napoletana alle Olimpiadi: “Sul ring con un pezzo mancante del mio cuore”
La gioia più grande, e il lutto più doloroso. Tutto in pochi giorni, poche ore per la pugile napoletana Angela Carini, appena rientrata dalle Olimpiadi di Tokyo, le prime della sua carriera. Il padre Giuseppe è morto stamattina. L’uomo, che tutti chiamavano “Peppe”, era un ex poliziotto. A dare la notizia, esprimendo il suo cordoglio all’atleta, la Federazione Pugilistica Italiana. “Oggi è venuto a mancare Giuseppe Carini, per tutti ‘Peppe’, l’amorevole papà dell’azzurra Angela Carini, appena rientrata da Tokyo 2020”, si legge nella nota diffusa dalla Fpi. Carini aveva affrontato la sua Olimpiade, il momento più bello della sua ancora giovane carriera, con “un pezzo mancante del mio cuore”, con il pensiero fisso al padre, preoccupata per lui, come aveva scritto in un post su Facebook. “Abbiamo e stiamo attraversando una forte tempesta ma ogni giorno continuo a credere nel sole”, ha scritto nelle scorse ore sui social.
La peso welter era stata sfortunata nel sorteggio. Ha affrontato agli ottavi di finale la fuoriclasse di Taipei Nien-Chin Chen. Ha perso solo per split decision (2-3) contro la campionessa del mondo del 2018. Un giudizio considerato da diversi osservatori come controverso. Carini ha sfiorato l’impresa. Due giudici hanno premiato la campana per 29-28, altri due hanno preferito l’asiatica per 29-28, il quinto ha fatto la differenza (30-27) per la testa di serie numero 1 dei 69 kg. Alla fine dell’incontro, affrontato in una condizione durissima, Carini ha scritto un post su Facebook dedicato al padre.
“La mia prima Olimpiade, il nostro sogno che si realizza. Dal mio viso si può percepire la mia sofferenza, le mie paure, le mie mancanze . Sono salita su quel ring e dal primo minuto fino all’ultimo ho dato tutta me stessa. Su quel ring sono salita con un pezzo mancante del mio cuore, con una mancanza troppo forte nel mio cammino. Però sono sicura che sarai tanto orgoglioso di me perché ho lottato fino all’ultimo, non è stato mica facile vincermi abbiamo perso con Onore. Siamo guerrieri, siamo lottatori, siamo noi. Sono scesa dal ring e volevo subito sapere di te, ed era tutto quello che sentivo dentro di me, niente stava andando per il meglio, situazione peggiorata, senza piangere incasso altri colpi e vado avanti continuo a crederci, perché tu non mi puoi lasciare Bà, non te ne puoi andare così via da me ….tutto quello che ci siamo detti, le promesse … Amò ho bisogno di te”.
Carini, peso welter classe 1998, è nata a Napoli ed è cresciuta ad Afragola. Con la famiglia si è poi trasferita a Piedimonte Matese e a Marcianise, in provincia di Caserta. Si è laureata campionessa europea giovanile nel 2014 dopo essere entrata nelle Fiamme Oro. L’anno dopo è stata medaglia d’oro ai campionati mondiali, organizzati dall’Aiba a Taiwan, per la categoria youth. Argento agli europei ad Alcobendas in Spagna e ai mondiali a Ulan-Udè nel 2019. Giuseppe era costretto alla sedia a rotelle dopo essere rimasto ferito in servizio. Pugile in gioventù, come suo padre a sua volta, ha sempre sostenuto la figlia, anche nel momento più delicato, quando Carini si è rotta il legamento crociato anteriore. È stato lui a darle il soprannome “Tiger”.
Il comunicato della Fpi, firmato dal Presidente Flavio D’Ambrosi, continua esprimendo la sua vicinanza alla 22enne napoletana: “Peppe e Angela hanno lottato insieme, fino alla fine, sul ring della vita che ha sempre messo a dura prova entrambi ma il loro legame profondo ed indissolubile, che abbiamo avuto la fortuna di condividere ed apprezzare, non avrà mai fine. Peppe è stato un grande uomo ed un grande poliziotto che, nonostante le difficoltà, ha saputo infondere forza, coraggio e amore ai propri figli, lasciando loro una preziosa eredità di valori e principi che ne illuminerà sempre il percorso. Con onore e con la dignità che distingue le persone speciali, Peppe non è mai sceso dal quadrato, contribuendo in modo determinante al sogno di Angela che, ora più che mai, dovrà essere alimentato dal ricordo indelebile di così tanta saggezza e passione. A nome e per conto del Consiglio Federale e dell’intero movimento pugilistico italiano esprimo le più sentite condoglianze ai figli Angela Carini e Antonio Carini, alla moglie Tina Marullo ed a tutta la famiglia”.
© Riproduzione riservata