Aveva 95 anni
È morto l’attore Elio Pandolfi: “Ultimo protagonista di un mondo dello spettacolo che non c’è più”

Se n’è andato stanotte, a 95 anni, nella sua casa di Roma Elio Pandolfi. Attore eclettico, per il cinema, la televisione, il teatro. Oltre che conduttore radiofonico, doppiatore e cantante. Aveva 95 anni. A dare la notizia l’agenzia di stampa Ansa, che ha appreso della scomparsa da fonti della famiglia. “Non ho rimpianti né debiti – aveva detto in un’intervista ad Avvenire – ma vanto un credito… nei confronti del cinema. Mi chiamavano sempre per fare le stesse parti e alla fine mi sono scocciato e ho detto basta. Un bel film da protagonista me lo sarei meritato”.
A Roma si è spento, e a Roma era nato Pandolfi, una Roma tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, il 17 giugno 1926 e si era Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica di Roma. Era entrato al Piccolo Teatro di Roma con Orazio Costa. E in quasi un secolo di carriera aveva attraversato l’operetta, la prosa, la commedia, il teatro musicale e le rese e le sperimentazioni delle stesse per i mezzi che cambiavano, la televisione e la radio. Oltre alle pubblicità di Carosello.
Per anni fu in coppia con Antonella Steni e per i grandi varietà come Studio 1 con Mina. Ha doppiato oltre 500 film. Era stato voce di Stanlio, della più famosa coppia di comici della storia del cinema, Laurel & Hardy, e di Paperino. Ha lavorato (tra i tanti) con Totò, Fred Buscaglione, Walter Chiari, Adriano Celentano, Lina Wertmuller e Marco Bellocchio. Le riviste invece: La Bisarca di Garinei e Giovannini, La Briscola di Puntoni e Verde, Giringiro, Rosso e Nero con Corrado. Gli anni ’60 furono quelli di numerose trasmissioni radiofoniche con Dino Verde.
La sua ultima volta sulla scena, sul palcoscenico, nel 2019 a Roma per Io mi ricordo con Riccardo Castagnari e la regia di Paolo Silvestrini. Lascia il figlio adottivo Natale Orioles. Non si terranno funerali come da lui stesso richiesto. Pandolfi era personaggio di un mondo dello spettacolo che non esiste più. In questi termini Pino Strabioli, conduttore e regista, all’Ansa.
“Era davvero uno degli ultimi di quella generazione di attori che avevano fatto di tutto, dalla prosa alla rivista. Ed era una vera memoria vivente: ricordava tutto, ogni incontro con Wanda Osiris e quel mondo che oggi non c’è più – ha detto Strabioli – Forse è stato poco riconosciuto e onorato. Mi rimproverava sempre: ‘In tv hai dedicato uno speciale a tutti tranne che a me’. Colpa della pigrizia della Rai. Ed era un vero peccato perche’ lui da sempre filmava anche tutto. Aveva un archivio pieno di immagini di Panelli, Mastroianni, Bice Valori”.
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