Campione di squash e studente modello, la perdita di Luigi Sbandi a soli 22 anni lascia un vuoto enorme. È morto all’improvviso domenica mattina a causa di un improvviso aneurisma cerebrale. Si era da poco laureato in ingegneria. Nel 2016 aveva conquistato il titolo Italiano individuale di Eccellenza di Squash e per diversi anni è stato componente delle Squadre Nazionali Giovanili, un impegno pressante che non gli ha mai impedito di dare e raggiungere il massimo anche negli studi.

“È una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere – Si legge sulla pagina Facebook dell’A.S.D. Squash Pegaso, la palestra dove si allenava, in un post firmato da Diego B., il suo allenatore – La morte di un ragazzo di soli 22 anni, atleta e studente in gamba, con doti caratteriali al di sopra della media: Luigi Sbandi ci lascia un grande vuoto. La mia mente va a tutti i raduni della nazionale giovanile nei quali non ha mai fatto mancare presenza e massimo impegno. In particolare ricordo la trasferta agli Europei a Girona, in Spagna, con la nazionale under 17”.

“Anche in quell’occasione – continua il post – oltre a supportarmi con la sua maturità nel gestire gli angusti spazi nel bungalow assegnatoci dall’organizzazione, diede una grande prova di grande attaccamento alla squadra sia dentro che fuori dal campo. Sono andato a ripescare la mia relazione alla FIGS al termine del torneo. Con queste parole, che riassumono solo in parte quello che per me è stato Luigi, mando un grande abbraccio e le più sentite condoglianze al papà Enrico e a tutta la famiglia: ‘Luigi Sbandi è un grande lottatore, ha margini di miglioramento riguardo tecnica e movimenti in campo ma ha già dato segnali di grande intelligenza tattica e di forte spirito di abnegazione. Uomo squadra e sempre primo supporter dei compagni’”.

Tutto il mondo dello sport piange il campione scomparso prematuramente. “In questa tragica circostanza il Presidente Federale, la Figs e tutto il movimento squashistico porgono, alla famiglia ed a tutti i suoi amici, le più sentite e sincere condoglianze”, ha scritto in una nota la Federazione Italiana Giuoco Squash.

Al dolore della famiglia si associa anche il mondo del giornalismo che si stringe intorno al padre Enrico, giornalista ed esperto di comunicazione. Per parte di madre invece Luigi era erede di una importante dinastia di albergatori napoletani.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.