Lottava da tempo contro una grave malattia
È morto Roberto Maroni, aveva 67 anni: “Ciao Bobo, inguaribile ottimista”
Si è spento a 67 anni Roberto Maroni, ex segretario leghista e per tre volte ministro, è stato anche presidente della Regione Lombardia. A darne notizia gli amici e i colleghi del partito. Il politico era malato da tempo. Maroni, secondo quanto si è appreso, è morto nella notte a casa sua nel Varesotto dove ha trascorso gli ultimi mesi. “Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico”. Come riportato dall’Agi, sono queste le parole scelte dalla famiglia per annunciare la scomparsa di Roberto Maroni. “Chi è amato non conosce morte, perchè l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina (Emily Dickinson). Ciao Bobo”, conclude il messaggio.
Maroni è stato uno dei protagonisti della politica degli ultimi anni. Ha condiviso con Umberto Bossi gli inizi della Lega Nord: tre volte ministro, vicepremier, ex governatore della Regione Lombardia, è anche stato segretario federale della Lega. Dal 2021, quando ha scoperto la malattia che lo ha condotto alla morte, si era ritirato dalla politica attiva. Nel 2021 rinunciò a correre a sindaco di Varese per motivi di salute. In un’intervista al Corriere disse: “La malattia che mi ha colpito è una cosa che non trascuro, facendo tutte le cure necessarie. Ho capito che tra le cose importanti non c’è la politica con la ‘p’ minuscola”.
Nato a Varese il 15 marzo 1955, Maroni ha dedicato tutta la vita alla politica: segretario federale del Carroccio dal 2012 al 2013, è stato ministro dell’Interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando il primo politico esterno alla Democrazia Cristiana a ricoprire l’incarico nella storia repubblicana, ministro del lavoro e delle Politiche sociali nei governi Berlusconi II e Berlusconi III. Ha inoltre ricoperto il ruolo di presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018, succedendo a Formigoni. Gli studi classici al liceo Ernesto Cairoli di Varese, un’esperienza come conduttore radiofonico in una radio libera, ‘Radio Varese’ e una laurea in giurisprudenza. Il 1979 è l’anno dell’incontro con Umberto Bossi. Dieci anni più tardi partecipa alla fondazione della Lega Nord, di cui ricopre dal 2002 l’incarico di coordinatore della segreteria politica federale presieduta dal segretario federale Bossi. Il battesimo alla Camera dei deputati avviene nel 1992, dove ricopre la carica di presidente del gruppo parlamentare leghista.
Messaggi di cordoglio sono subito arrivati dai colleghi e dal mondo della politica. “Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”. Lo scrive sui social il leader della Lega Matteo Salvini. “Sono molto addolorato dalla prematura scomparsa di Roberto Maroni. Condivisi con lui al Viminale la prima esperienza di governo di centrodestra nel 1994 e da allora abbiamo sempre mantenuto un rapporto di amicizia, che spesso è stato utile in fasi delicate della vita del centrodestra. Questa notizia mi lascia sgomento. Ricordo anche il legame che unì Roberto a Pinuccio Tatarella, il cui ricordo ha sempre onorato. Protagonista della vita politica ed istituzionale resta un esempio di serietà e di impegno costruttivo, fondamentale nel percorso del centrodestra, che in lui ha sempre avuto un punto di riferimento” lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato. “Un amico. Una persona perbene. Un uomo che ha portato buonsenso, concretezza e moderazione nelle istituzioni. Da parlamentare, da ministro, da presidente di Regione. Esce a testa alta dalla vita. Che la terra ti sia lieve Roberto”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato in un messaggio su twitter la morte di Roberto Maroni.
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