L’Effetto Schlein, nei capoluoghi di provincia che hanno votato, non si è visto (ancora) arrivare. L’unica eccezione al momento è la riconferma di Brescia con l’ex assessora Laura Castelletti che vince al primo turno, ma in questo caso più che effetto Schlein, si deve più propriamente definire effetto Del Bono, dal nome del sindaco uscente, reduce da due mandati da primo cittadino.

Nelle altre città messe nel mirino dal Nazareno, il primo turno sembra essere privo di sorprese, a cominciare da Ancona dove il candidato di centro destra potrebbe passare subito, stessa storia per una città laboratorio del centrosinistra, per l’intesa raggiunta con il M5S, Pisa, dove il sindaco uscente del centrodestra potrebbe superare il 50%, a Massa invece si prefigura un ballottaggio con in testa il sindaco uscente della Lega Persiani.

Va un po’ meglio a Siena, terza città toscana che ha votato, dove il centrosinistra con la candidata Ferretti è avanti ma i conti si regoleranno tra due domeniche.
Per il resto, la destra di Giorgia Meloni avanza ovunque senza esitazioni, ad Imperia, a Treviso, a Brindisi, a Latina e a Terni. Nel limbo invece Vicenza, con centrodestra e centrosinistra praticamente alla pari.

Il metaforico spumante che al Nazareno avevano messo a ghiacciare, per brindare già da stasera al nuovo corso di Elly, resterà ancora in frigorifero, almeno fino al 28 maggio.

 

Phil

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