Nessuna donna per la prima volta a Capo del Quirinale, sarà un Mattarella bis. Dopo sette fumate nere, compreso quella delle 9.30 di sabato 29 gennaio, è risultato decisivo l’ottavo scrutinio, in programma alle 16.30. Alle 20.19 Sergio Mattarella, nel corso dello spoglio, ha raggiunto quota 505 preferenze, la maggioranza assoluta, ottenendo poi un plebiscito di voti (759) secondo solo a Sandro Pertini nel 1978 (832 preferenze).
“Sono a disposizione anche se avevo altri programmi” aveva detto nel pomeriggio Mattarella nel corso dell’incontro con i capigruppo dei partiti. Poi in serata, nel suo breve discorso, ha richiamato “al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento” dopo aver ricordato il difficile momento storico che sta vivendo l’Italia (emergenza covid, economica e sociale). Condizioni, queste ultime, che “impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati, e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”.
La diretta della sesta giornata
Il Giuramento di Mattarella è in programma giovedì 3 febbraio alle 15.30.
22:15 – Il testo del discorso integrale di Mattarella:
Ringrazio i presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione.
Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti.
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e su quello sociale richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento.
Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati, e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini.
22:08 – Di Maio saluta Conte e avvisa Grillo: “Leader hanno fallito, riflessione nel Movimento”
21:33 – Inizia il discorso di Mattarella nella sala del Bronzino al Quirinale. Affiancato dai presidenti di Camera e Senato, il Capo dello Stato ha ringraziato il Parlamento per la fiducia. “Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati regionali per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l’elezione della presidenza della Repubblica, nei giorni dell’emergenza che stiamo ancora attraversando, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali differenti”.
21:30 – Dichiarazioni pesantissime di Luigi Di Maio: “Alcuni leader hanno fallito. Anche nel Movimento 5 Stelle bisognerà aprire una riflessione”. Un messaggio esplicito a Giuseppe Conte.
20:57 – “La rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica è una splendida notizia per gli italiani. Sono grato al presidente per la sua scelta di assecondare la fortissima volontà del Parlamento di rieleggerlo per un secondo mandato“. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
20:53 – La proclamazione da parte di Roberto Fico, presidente della Camera: “Presenti e votanti 983, astenuti nessuno, Mattarella ha ottenuto 759 voti. Proclamo eletto presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Seguono applausi dei presenti. A seguire: Carlo Nordio (candidato da Fratelli d’Italia) con 90 voti, Nino Di Matteo (indicato dai parlamentari di Alternativa e dagli indipendenti del gruppo Misto) a quota 37, e Silvio Berlusconi a 9. Le schede bianche sono state 25.
20:48 – Sergio Mattarella con 759 voti è dietro solo a Sandro Pertini che nel 1978 era stato eletto con 832 preferenze. Superato anche Francesco Cossiga che nel 1985 alla prima votazione aveva raggiunto quota 752.
20:41 – Termina lo spoglio. Sergio Mattarella conquista 759 voti, Carlo Nordio 90, Nino Di Matteo 37.
20:19 – Sergio Mattarella è stato riconfermato presidente della Repubblica dopo l’ottavo scrutinio. Lo spoglio è ancora in corso ma è stato già superato il quorum delle 505 preferenze. Applausi alla Camera, semivuota per le disposizione Covid.
Dopo la rielezione, Mattarella riceverà al Quirinale i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, che gli comunicheranno – come consuetudine – l’esito del voto. Ci sarà poi, in diretta televisiva, un breve saluto di Mattarella, probabilmente intorno alle 21.30.
20:01 – “Votiamo tutti Belloni”, la chat interna che inchioda il Pd
19:50 – Inizia lo spoglio, quello che porterà all’elezione bis di Mattarella. Il quorum è fissato a 505 preferenze.
19:30 – Conte rincara: la trattativa sulle candidature femminili è stata condotta a tre: “Ero stato delegato dal Pd a trattare con Salvini. Poi io ho chiesto al segretario Letta di affiancarmi in quegli incontri”.
18:50 – Anche Salvini, intervistato nel corso della #maratonamentana, ha confermato che l’opzione Belloni andava bene anche ad Enrico Letta nel corso del vertice tenuto nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 gennaio. “Avevamo una rosa di cinque nomi, mi sono preso due ore per fare delle verifiche all’interno della mia coalizione. Ho fatto qualche telefonata – ha spiegato Salvini – poi sono tornato da Conte e Letta e ho detto che dei cinque nomi quello della Belloni andava bene. Poi se letta ha cambiato idea…”. Poi rincara: “Anzi, Belloni me l’hanno proposta Letta e Conte”. Salvini, dal canto suo, aveva proposto la ministra della Giustizia Marta Cartabia.
18:49 – Sulla candidatura di Belloni, Conte precisa: ”Ieri ho bloccato l’asse giallo verde nero su Belloni”, ovvero Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia. Poi critica l’atteggiamento di Letta: ” “Con Enrico ci siamo mossi insieme in questi giorni, mi è piaciuto un po’ meno su Belloni perché avrebbe dato l’ok… poi sono uscito io e sono usciti tutti: parte di Fi, Leu, gran parte del Pd e di Maio che ieri avevo chiamato, mi aveva detto che non sapeva che fare e poi invece è uscito”.
18:40 – Sulle frizioni interne al Movimento 5 Stelle dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, che ieri sera ha criticato il modus operandi utilizzato per scegliere e bruciare nel giro di poche ore candidati, Conte ha tergiversato, sottolineando poi che ci sarà tempo per chiarire queste cose, soprattutto nei confronti della base del Movimento. “Sono state ore febbrili, finora non c’è stato modo di chiarire il significato di alcune uscite” ma “ci sarà tempo per chiarire tutto con la comunità del Movimento 5 Stelle”.
18:31 – Conferenza dell’ex premier Conte: “Mi sono battuto fino alla fine per un presidente donna. Avevamo due nomi forti (Belloni e Severino secondo l’Adnkronos) ma non sono stati accettati dalle altre forze politiche. Quando abbiamo capito che non c’era nulla da fare abbiamo deciso di convergere sul presidente Mattarella che non ha bisogno di presentazioni”.
Poi aggiunge: “Non ha perso Conte, non ha perso il Movimento 5 Stelle, ha perso il Paese che poteva avere un presidente della Repubblica donna”.
18:28 – “Ho mandato un messaggio a Draghi: se vuoi ci vediamo io te e il ministro Giorgetti e ci occupiamo dei problemi reali”: è quanto fa sapere Matteo Salvini, in diretta su Rai1. Sulle parole di Giorgetti, che ha parlato della necessità di un codice di comportamento per la nuova fase del Governo, e sui rumors relativi a presunte dimissioni ha osservato: “Questa settimana per l’elezione del presidente della Repubblica ha dimostrato che se facciamo al Governo per un anno quello che il Parlamento ha fatto in questi sei giorni non facciamo il bene degli italiani perché se qualcuno passa il tempo a costruire, di giorno, e qualcun altro a disfare di notte”.
“Tutti i ministri hanno dato il massimo? Chi più chi meno”, ha detto ancora Salvini. Quanto all’ipotesi che si vada a un “rimpastino” nella squadra ministeriale, “non lo so – ha commentato il leader leghista – ne parleremo col presidente Draghi, ma da domani in avanti. Mentiremmo se dicessimo che non c’è nessun problema, economicamente sarà un anno straordinario. Meglio che al governo ci sia una squadra compatta, se qualcuno non ha voglia di lavorare o ha voglia di distruggere bisogna essere coscienti e coerenti”.
18:20 – Mattarella bis, Roberto Di Giovan Paolo: “Rispetta in modo sacrale il Parlamento”
17:58 – Il presidente Mattarella “ha riconosciuto che vi sarebbe stata la possibilità di eleggere personalità di alto livello ma ha ancora una volta ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo ha pervaso e ci ha detto che farà del suo meglio“. Così la capogruppo Pd Debora Serracchiani nel corso di una conferenza stampa. Il Capo dello Stato, ha aggiunto la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi, “ha accolto istanze parlamento che ha accolto istanze di un Paese con la solita capacità di comprendere il momento che il Paese sta vivendo”.
17:38 – “Il quadro che emerge è che con le due scelte, quella di Mattarella nel 2013, e quella di Draghi nel 2021, il Paese è certamente in buone mani” ha rivendicato Renzi ai cronisti all’eterno di Montecitorio. Governo oggi è più forte? “E’ forte esattamente come ieri, con Mattarella presidente della Repubblica e Draghi a palazzo Chigi”. La Lega chiede un rimpasto? “Non mi occupo di Lega me ne sono occupato per una settimana ed è stato sufficiente”.
Poi l’attacco a Salvini: “In sette anni è passato dal tweet del 2015 in cui diceva ‘Mattarella non e’ il mio presidente‘ al ‘Mattarella è la mia scelta’”.
17:35 – Tracollo Lega, Giorgetti pronto a lasciare il Governo Draghi: “È un’ipotesi”
17:15 – Salvini e Giorgetti hanno chiesto un incontro al premier Mario Draghi: “Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”.
16:45 – Meloni: “Fratelli d’Italia non voterà Mattarella” – “All’esito della riunione dei grandi elettori di Fratelli d’Italia per l’elezione della presidenza della Repubblica, Fratelli d’Italia non voterà la riconferma del presidente Sergio Mattarella. Credo che sia sotto gli occhi di tutti che siamo di fronte a un’anomalia sul piano istituzionale” con un “Parlamento delegittimato”. Fratelli d’Italia continuerà a votare per Carlo Nordio. “Nell’ultima riunione del centrodestra che abbiamo fatto, l’unica cosa su cui eravamo tutti d’accordo era il no alla riconferma di Mattarella. Invece oggi scopro che le posizioni sono cambiate. Gli italiani giudicheranno, io non ho da giudicare nessuno. Posso rimanere delusa ma non do giudizi” ha spiegato Meloni.
Sul rapporto con Salvini: “Mi aspettavo atteggiamenti diversi da molte persone, più coraggio e convinzione. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, altri non ci hanno creduto”.
16:25 – Conferenza stampa di Enrico Letta. “La politica non ha dato una buona immagine a questo Paese dopo una settimana caratterizzata da veti e veti incrociati“. Poi ringrazia Mattarella: “Voglio esprimere un grande ringraziamento al Presidente Mattarella per la scelta che è una scelta di generosità nei confronti del Paese ed è oggi fondamentale, importante e necessaria. Credo che sia una bella giornata per l’Italia e importante per la politica italiana”. Il segretario dem sottolinea che “il famoso campo largo c’è stato, nei passaggi cruciali siamo riusciti a tenere insieme partiti politici e gruppi parlamentari che vanno dalla parte più progressista a quella più movimentista. C’è voluto tanto lavoro ma il campo largo c’è stato”.
“La scelta – ribadisce Letta – doveva essere super partes, nessuno se la doveva intestare”. Infine rimarca la sconfitta della politica: “Oggi è una giornata importante per la politica italiana non perché la politica italiana ha risolto i problemi, ma perché è più consapevole dei suoi problemi e forse può cominciare a tentare di risolverli”.
16:13 – Mattarella ai capigruppo: “A disposizione”. L’incontro tra il presidente della Repubblica, i capigruppo dei partiti e i delegati regionali è durato circa 15 minuti. E’ avvenuto poco dopo le 15 ed ha visto, stando a quanto riferito dagli stessi, tre capigruppo prendere la parola. “Il presidente era sereno e non ha rimproverato nessuno… Si è messo a disposizione“. Lo ha detto la senatrice del gruppo Per le Autonomie Julia Unterberger parlando con i giornalisti al termine dell’incontro. “Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato” ha aggiunto.
16:10 – Sempre Salvini prova a giustificare il flop nel ruolo di Kingmaker: “Per il Quirinale abbiamo fatto dieci proposte ma alla sinistra non ne andava bene nemmeno una? A me non piace fare lo spettatore: quando siamo andati a vedere le carte degli altri, mi hanno fatto alcune proposte. Quando ne ho accettata una, hanno subito detto di No perché andava bene a Salvini“. Poi sulla candidatura lampo della Belloni aggiunge: “Incredibile che nel tritacarne sia finito il capo dei servizi segreti italiani, linciato sui giornali dalla sinistra e da un ex presidente del Consiglio (Renzi, ndr). È imbarazzante”.
16:06 – “Per il Quirinale ho proposto perfino due ministri di questo governo. Ma mi hanno risposto ancora con dei No…”. Lo svela Matteo Salvini, parlando con i deputati della Lega alla Camera. I due ministri in questione sarebbero Marta Cartabia, a capo della Giustizia, e Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica (su quest’ultimo nome si attendono ulteriori conferme, ndr). “Ecco perché in Transatlantico ho accennato ai giornalisti l’idea del Mattarella bis. Subito dopo ho ricevuto alcune telefonate…” aggiunge Salvini, che questa mattina è stato contattato al cellulare anche dal premier Mario Draghi. Lo riferiscono fonti parlamentari leghiste. “Ci siamo giocati la partita, non dipendeva solo da noi. Come Lega siamo stati compatti dall’inizio alla fine: ne sono orgoglioso” ha aggiunto Salvini durante la riunione con i deputati. “Lorenzo Cesa è una persona seria e mantiene la parola. Anche nel Pd e nei 5Stelle ho incontrato persone serie” ha spiegato.
15:50 – Sui rumors relativi alle possibili dimissioni di Giancarlo Giorgetti da ministro dello Sviluppo economico, fonti qualificate del Governo precisano che “non ha ricevuto alcuna richiesta di dimissioni da parte di Giorgetti. L’esponente leghista, così come riportato in precedenza dall’agenzia Agi, non aveva escluso l’ipotesi di un passo indietro: “E’ una ipotesi, magari c’è da migliorare la squadra…”.
15:40 – E’ terminato l’incontro al Colle tra i capigruppo dei partiti di maggioranza, i rappresentati dei delegati regionali e il presidente Sergio Mattarella. “E’ andato tutto bene” ha commentato Simona Malpezzi dei dem all’uscita.
In rappresentanza dei delegati regionali, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Michele Emiliano, vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Puglia, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. I primi ad arrivare sono stati i capigruppo della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, seguiti dalla delegazione di Forza Italia, formata da Anna Maria Bernini e Paolo Barelli. Per Leu sono presenti Loredana de Petris e Federico Fornaro, per il M5S Mariolina Castellone e Davide Crippa mentre per il Pd sono arrivate le capogruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. Per Italia Viva Maria Elena Boschi e Davide Faraon
14:45 – Secondo Il Foglio, Giancarlo Giorgetti sarebbe prossimo alle dimissioni da ministro dello Sviluppo economico. “Per alcuni questa giornata porta al Quirinale per me porta a casa”, ha detto l’esponente leghista. Grande sostenitore della candidatura di Mario Draghi al Colle, sarebbe vicino al passo indietro. Si racconta che stia meditando una candidatura in regione Lombardia, anche se al Foglio l’aveva smentita. “Voglio tornare a casa”.
Notizia quella delle dimissioni di Giorgetti battuta anche dall’agenzia Agi. “Io via dal Governo? E’ una ipotesi, magari c’è da migliorare la squadra… Intanto oggi vado a casa”, conclude.
14:40 – “L’applauso di ringraziamento dei nostri grandi elettori al #PresidenteMattarella”. Così su twitter il segretario dem Enrico Letta che pubblica anche il video.
14:20 – “Ci hanno provato ma non ci sono riusciti. La politica si divide tra chi fa chiacchiere e chi fa cose concrete” ha rimarcato Matteo Renzi all’uscita da Montecitorio. “Menomale che Sergio c’è e che alla fine accetterà fra qualche ora. Mi auguro una votazione la più ampia possibile. Adesso che lo vanno a scomodare è importante che lo votino tutti con grande convinzione” ha aggiunto il leader di Italia Viva. “Per eleggere un presidente della Repubblica bisogna avere l’intelligenza politica di fare regia e di portare i grandi elettori a votare un nome: Nel 2013 c’era stata, nel 2022 è mancata” ha concluso, rivendicando la prima elezione di Mattarella.
14:00 – Esito finale settimo scrutinio (fumata nera): sono stati 380 i grandi elettori astenuti. Sergio Mattarella avanza e si aggiudica 387 consensi (ieri 336). Seguono, staccati, il giurista Carlo Nordio (64), il magistrato Antimafia, Nino Di Matteo (40), il senatore Pier Ferdinando Casini (10), Elisabetta Belloni (8), la ministra della Giustizia Marta Cartabia (4) e Mario Draghi (2). Sono state 60 le schede bianche, 4 le nulle e 9 i voti dispersi. L’ottava votazione, probabilmente decisiva per il Mattarella bis, è in programma alle 16:30.
13:40 – “I capigruppo andranno dal Presidente Mattarella per esprimere la disponibilità nostra a indicare il suo nominativo perché sia un’opzione che diventi realtà. Mattarella è il garante del Paese, è super partes e figura autorevole”. Sono le parole di Giuseppe Conte uscendo da Montecitorio. L’appuntamento è in programma per le 15.
Poi ha aggiunto: “È stata una trattativa molto complicata, c’era serenità perché restava sul tavolo l’opzione Mattarella, nella nostra comunità sempre apprezzata, ed è stato fatto crescere giorno dopo giorno”.
13:35 – Settima fumata nera, con Mattarella che è salito nei consensi oltre i 380 voti. Fratelli d’Italia ha votato per Nordio (oltre 60 voti), Alternativa per Di Matteo (oltre 30 preferenze), qualche voto anche per Pier Ferdinando Casini, Marta Cartabia, Elisabetta Belloni e Mario Draghi. Sono stati 380 i grandi elettori astenuti.
12:50 – Da una parte l’apertura la Mattarella bis, dall’altra l’ultimo tentativo per risultare decisivo nell’elezione del 13esimo presidente della Repubblica. Stando a quanto apprende l’agenzia Agi da fonti parlamentari, Matteo Salvini avrebbe proposto il nome del ministro Marta Cartabia durante il vertice di maggioranza, incassando l’ennesimo rifiuto.
12:45 – “Lunga e affettuosa telefonata tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione”. Lo rende noto l’ufficio stampa del presidente del partito azzurro.
12:30 – Sconsolata Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia sui social: “Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”.
12:25 – “Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente. #Mattarella #Quirinale”. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci. Maria Elena Boschi di Italia Viva aggiunge: “E’ chiaro che ci deve essere la disponibilità del Presidente, vediamo”.
12:20 – “Non voglio anteporre ambizioni personali al bene del Paese, io non voglio essere tra questi. Chiedo a tutti i colleghi, al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità nell’ambito delle istituzioni democratiche, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse dell’Italia“. Sono le parole di Pier Ferdinando Casini. “Credo ne vada della dignità e del decoro delle istituzioni. Se il Parlamento non è in grado di decidere, non può contribuire alla sua delegittimazione – prosegue – continuando una serie di inutili votazioni. Spero che oggi pomeriggio potremo confermare il presidente Mattarella a cui chiediamo questo supplemento di responsabilità”.
11:40 – Colloquio di venti minuti tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Consiglio, Mario Draghi, al termine della cerimonia al Quirinale per il giuramento del nuovo giudice costituzionale Fillippo Patroni Griffi. Nessun particolare per ora sui contenuti dell’incontro.
11:20 – “Svolta in giornata? Credo di sì”. Così il leghista Giancarlo Giorgetti. Alle 14 è in programma l’assemblea dei Grandi Elettori della Carroccio.
11:17 – Mattarella bis prende quota anche se, il diretto interessato, ha più volte ribadito di non voler proseguire alla guida del Colle.
11:11 – Decisiva l’ottava votazione, che avverrà nel pomeriggio. Fonti di maggioranza, definite “qualificate” dall’agenzia Adnkronos, riferiscono che “si può chiudere su Mattarella già stasera”. In queste ore, spiegano le stesse fonti, c’è stato un tentativo di sondare la Lega sull’ipotesi Casini che non sarebbe andato a buon fine. “Non ce lo vedo Salvini a votare Casini”, ammette la fonte coinvolta in prima persona nelle mediazioni: ”A questo punto, non c’è che il Mattarella bis”.
11:10 – Dietrofront Salvini che ribadisce: “Non c’è intesa, tanto vale che squadra resti così con Mattarella e Draghi”. Ma l’attuale presidente del Colle “non può essere un ripiego, a questo punto si va da lui e gli si dice ‘c’è bisogno di te'” sottolinea il segretario del Carroccio che negli ultimi giorni ha lanciato e bruciato numerosi candidati (Casellati e Belloni, le ultime).
11:05 – Anche Umberto Bossi conferma la strada verso un Mattarella bis. ”Il rischio c’è”, taglia corto con l’Adnkronos.
10:45 – Casini e la foto su Instagram: “Prima di noi viene l’Italia”
10:40 – Mattarella bis, apertura di Salvini. “Non può essere una scelta di ripiego” ha spiegato ai cronisti in Transatlantico. Non si può “andare avanti con i veti della sinistra, piuttosto che andare avanti altri 5 giorni con i veti” meglio andare su “Mattarella, ma bisogna farlo con convinzione”.
10:22 – Sempre Casini, una volta arrivato a Montecitorio, ha dichiarato: “Non possiamo continuare in eterno“.
10:09 – “Il mio nome può essere sul tavolo solo se rappresenta un momento di unità e di convergenza. L’Italia viene prima delle nostre ambizioni personali”. E’ quanto ha risposto Pier Ferdinando Casini ad un cronista dell’Ansa che lo ha intercettato sotto casa.
10:01 – Slitta il vertice di maggioranza, segnale questo che cristallizza la settima fumata nera. Giuseppe Conte, e gli altri leader, hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza fanno sapere fonti del Movimento 5 Stelle. Precisazione che arriva dopo le accuse di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, secondo cui “il presidente M5S Giuseppe Conte al vertice di maggioranza non è venuto”. Conte sarebbe arrivato in ritardo.
o9:45 – Casellati assente nel corso della settima votazione. La presidente del Senato, dopo la batosta di ieri, non è presente alla Camera al fianco del presidente Roberto Fico. Non è escluso che arrivi nel corso della giornata. Anche Fico ha poi lasciato i banchi della presidenza, affidando la ‘guida’ della seduta a uno dei vicepresidenti.
09:40 – Al via settimo scrutinio. La maggioranza è fissata a quota 505 ma si va verso ennesima fumata nera.
09:34 – Forza Italia verso l’astensione in vista della settima votazione. Dopo anche quanto annunciato dal Movimento 5 Stelle, si va verso una nuova fumata nera. Decisiva potrebbe rivelarsi lo scrutinio, l’ottavo, in programma nel pomeriggio.
09:24 – L’unione dei centristi, che spingono per un candidato politico, ovvero Pier Ferdinando Casini, vale più di 180 grandi elettori. Nella notte il vertice tra Forza Italia (Antonio Tajani), Udc (Lorenzo Cesa), Noi per l’Italia (Maurizio Lupi) e Coraggio Italia (Giovanni Toti).
09:17 – “Astensione o scheda bianca“: sono le indicazioni per i grandi elettori M5s arrivate in occasione dell’assemblea congiunta riunita questa mattina prima delle 9.
09:07 – Occhio alle parole di Enrico Letta sull’ipotesi, in crescita, di un Mattarella bis: “Proveremo a trovare intesa, dopo di che c’è la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento credo sia anche questa democrazia”.
09:05 – Ipotesi fumata nera con nuove schede bianche “per dare tempo a una candidatura condivisa” ha ipotizzato sempre Salvini. “La priorità è eleggere insieme rapidamente un Presidente all’altezza. Io un nome in testa, anzi tre, li avrei“.
09:04 – Sul 13esimo presidente della Repubblica donna, Salvini risponde così alla domanda: “C’è già un accordo di maggioranza su un presidente della Repubblica donna o è un auspicio? “No, è un auspicio. Io continuo a lavorare per questo perché sarebbe un bellissimo segnale, quando tutti fanno convegni sulla disuguaglianza di genere, sulla disparità di trattamento, sulla difficoltà di essere mamma e lavoratrice, sul fatto che a livelli apicali ci siano poche donne. C’è da eleggere la prima carica dello Stato. Sarebbe bello, se ci fosse un profilo valido, a parità di meriti che ci fosse una donna”.
09:02 – Sta per riunirsi a Montecitorio un conclave dei leader della maggioranza “per una candidatura condivisa” ha confermato ai microfoni Rai3 di Agorà week end Salvini arrivando a Montecitorio. Il vertice è con Conte, Letta, Speranza, Tajani, Toti, Lupi e Cesa.
08:50 – Così Matteo Salvini all’arrivo a Montecitorio: “Alle 9.30 vi asterrete se non c’è un nome condiviso? “Sì, i voti a caso non fanno fare bella figura al Parlamento”.
08:43 – La rosa dei nomi di Enrico Letta. Il segretario dem, secondo quanto riferito da fonti del Nazareno, nel corso dell’assemblea con i grandi elettori del Pd in corso alla Camera ha spiegato: “Si e’ ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua”. Poi ha aggiunto in merito alla frizioni tra Forza Italia e gli ex alleati di Lega e Fratelli d’Italia: “Oggi si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale. Ieri grande successo nostro la mattina. Vi ringrazio perché siete stati eccezionali nel fidarvi della tattica. E’ stata una vittoria che ci ha consentito di tornare alla casella di partenza”.
08:41 – “So quello che scrivo io”, così il ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti a SkyTg24 prima di entrare in Montecitorio.
03:00 – Un vertice dei partiti di maggioranza è in programma prima delle 9.30, quando si inizierà a votare. “Ho chiesto che domattina le forze di governo si siedano ad un tavolo” perché è fondamentale che non si spacchi la maggioranza sul Quirinale” ha fatto sapere Enrico Letta, lasciando Montecitorio. Inoltre il segretario del Pd “è necessario tenere conto della novità” relativa “alla decisione di Forza Italia di procedere in maniera autonoma rispetto al resto del centrodestra” sulle trattative per il Quirinale.
02:00 – Per Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, quella di Pierferdinando Casini “potrebbe essere un’ipotesi. Sicuramente quello di Casini è un nome autorevole e forte. Noi abbiamo sempre detto che Casini e Draghi sono nomi assolutamente forti così come quelli di Amato o Severino, nomi condivisibili e sui quali si può discutere”.
Le ipotesi in campo prima del Mattarella bis
L’asse Salvini-Conte, con l’appoggio di Giorgia Meloni, sarebbe favorevole all’elezione di Elisabetta Belloni, a capo degli 007 italiani. Considerata da leader della Lega una “donna in gamba“, la Belloni è gradita anche da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle con Grillo che addirittura lancia un tweet di buon augurio (“Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo”). La posizione del Pd nei confronti della Belloni appare tuttavia scettica. A bocciarla, invece, ci hanno pensato Forza Italia di Silvio Berlusconi (che ha poi annunciato totale autonomia, sganciandosi da Lega e Fli), Italia Viva di Matteo Renzi e Liberi e Uguali del ministro Roberto Speranza che la considerano non idonea per il ruolo che attualmente ricopre a capo dei servizi segreti. Le alternative femminili possibili (Conte ha dichiarato che di donne ce ne sono “almeno due, solide e super partes”) potrebbero essere l’ex ministra della Giustizia Paola Severino e l’attuale guardasigilli Marta Cartabia. La prima poco gradita a Forza Italia, la seconda al partito pentastellato. Ma non è da escludere che l’ennesimo annuncio di Salvini si riveli un flop. Restano così ancora in corsa l’attuale premier Mario Draghi, Pier Ferdinando Casini, Giuliano Amato e, l’attuale inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, nome sul quale sta lavorando il Pd.