La soluzione interna dopo il ritiro di Domenico Lacerenza è Piero Marrese. In Basilicata sarà lui il candidato governatore alle elezioni del prossimo 21 e 22 aprile, sostenuto da una coalizione formata da Pd M5s, verdi e sinistra, socialisti e +Europa, e con una proposta aperta ad altre forze civiche, mentre a restare fuori sarà certamente Azione, che sosterrà il candidato di centrodestra Bardi.
Da sindaco a presidente della provincia: chi è Piero Marrese
43 anni, è presidente della Provincia di Matera dal 2018 dove era stato il primo a rivincere per la seconda volta consecutiva dal 1965, quando al vertice dell’ente fu confermato Salvatore Peragine. Marrese è anche al secondo mandato come sindaco di Montalbano Ionico (7mila abitanti). Eletto nel 2015 è stato poi confermato nel 2020 con l’89,82% dei consensi.
È l’ultimo nome della lunga lista che il campo largo ha pensato di mettere in campo per le Regionali. Descritto come un buon mediatore, che ha subito raccolto l’ok da parte di tutti gli appartenenti alla coalizione, potrebbe ambire ad una base del 45% (stando ai risultati del 2022). Ora la scommessa è quella di convincere i dissidenti del PD del comitato Basilicata Casa Comune, il movimento civico di ispirazione cattolica fondato da Chiorazzo.
L’annuncio ufficiale è arrivato con un comunicato congiunto da Pd, M5s, Si, Ev, Psi, +Europa: “Le forze politiche del campo democratico, progressista ed ecologista della Basilicata si sono riunite e hanno indicato all’unanimità in Piero Marrese il candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 21 aprile. La proposta – continua -, che resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l’obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi”.