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Elezioni Europee, le prime proiezioni su 8 Paesi: avanti il Partito Popolare Europeo, inseguono Socialisti&Democratici. Crescono i non affilati
Dopo la prima giornata di ieri, alle 7 di questa mattina sono stati riaperti i seggi: oltre 360 milioni di cittadini dei 27 Paesi dell’UE, saranno chiamati ad esprimere le proprie preferenze per la decima legislatura del Parlamento Europeo. In Italia, dove si vota per le Regionali in Piemonte e le amministrative in 3698 Comuni, le urne resteranno aperte fino alle 23. 61.650 le sezioni elettorali. Il nostro sarà l’ultimo Stato a terminare le votazioni. Poi saranno divulgati i primi exit poll che terranno conto di tutti gli Stati.
In aggiornamento
Affluenza in Italia
Dai primi dati del Viminale, relativi a circa la metà delle 61.650 sezioni, per le elezioni europee alle 19 ha votato il 39,2% degli aventi diritto
In Europa domina l’astensione
La stima è di Europe Elects, aggregatore indipendente di dati e previsioni elettorali, secondo cui l’affluenza totale registrata finora in tutta l’Ue – Grecia esclusa – è del 38,7%. In calo di mezzo punto percentuale rispetto al 2019, quando si è registrata l’affluenza finale più alta dal 1994.
La crescita dei non affiliati
Le prime proiezioni confermano la crescita dei non affiliati, in linea con i sondaggi. Se ad oggi nella composizione del Parlamento la fetta a cui aderisce il M5S vanta 49 seggi, da domani potrebbero essere quasi 80. Cede campo sopratutto Renew Europe, con un netto – 14.
La nuova proiezione
Si aggiungono due Stati. L’aggiornamento di Europe Elects con i primi risultati post-elettorali di 8 Stati Membri assegna due seggi in più al Partito popolare europeo (186), 136 ai Socialisti&Democratici e 89 a Renew Europe.
Le prime proiezioni
Diffusa anche la prima proiezione di Europe Elects, con i primi risultati dai sei Paesi. Il Partito Popolare Europeo, gruppo sostenuto in Italia da Forza Italia, è avanti con 184 seggi (+6 rispetto a quelli attuali), i Socialisti e democratici (S&D, sostenuti dal PD) a 136 (-4), i liberali di Renew Europe (Azione, Italia Viva) a 88 (-14). I conservatori di Ecr (Fratelli d’Italia) avrebbero 73 seggi (+5). Crescerebbe anche l’estrema destra di Id (Lega) con 67 seggi ed un +8; in calo Verdi/Ale (56, -16), e la Sinistra (36, -1). Così i non iscritti guadagnerebbero 31 seggi, si porterebbero ad 80 e diventerebbero il quarto gruppo.
I primi exit pool
Nei Paesi che hanno già concluso le votazioni sono stati diffusi i primi exit pool. In Austria, l’estrema destra di FPÖ è in testa con il 27% dei voti. In Germania, la Cdu-Csu sarebbe prima con il 30%, l’Afd seconda con il 16%. In Grecia i conservatori di Nuova Democrazia si attestano sul 28-32% dei voti.
Mattarella vota a Palermo
Alle 17 di quest’oggi, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha votato a Palermo presso l’istituto comprensivo Giovanni XXIII – Piazzi. Saluti e un forte applauso da parte dei cittadini in attesa di votare al seggio.
Chiusi i seggi in Belgio, Lussemburgo e Malta
In Belgio, Lussemburgo e Malta sono stati chiusi i seggi. I tre Stati si aggiungono a Repubblica Ceca, Irlanda, Lettonia, Olanda e Slovacchia che hanno già completato le procedure di voto tra giovedì e ieri.
I dati dell’affluenza alle 12 di domenica 9 giugno
Secondo i dati quasi definitivi diffusi dal ministero dell’Interno in merito all’affluenza a mezzogiorno (58.047 su 61.650 seggi elettorali) ha votato il 25,14% degli elettori italiani. Nel 2019, alla chiusura delle urne, l’affluenza fu del 54,5%, in calo rispetto alle precedenti elezioni del 2014, quando si attestò al 57,22%.
I dati regione per regione
ITALIA NORD-OCCIDENTALE 28,89
LIGURIA 27,32
LOMBARDIA 28,76
PIEMONTE 29,95
VALLE D’AOSTA 20,97
ITALIA NORD-ORIENTALE 27,87
EMILIA-ROMAGNA 31,96
FRIULI-VENEZIA GIULIA 25,28
TRENTINO-ALTO ADIGE 20,60
VENETO 26,63
ITALIA CENTRALE 26,54
LAZIO 23,14
MARCHE 27,20
TOSCANA 30,86
UMBRIA 29,91
ITALIA MERIDIONALE 21,14
ABRUZZO 22,10
BASILICATA 20,00
CALABRIA 19,35
CAMPANIA 20,32
MOLISE 24,33
PUGLIA 22,75
ITALIA INSULARE 18,01
SARDEGNA 18,61
SICILIA 17,82
I dati dell’affluenza alle 23 di sabato 8 giugno
Alle 23 di ieri sera, l’affluenza nei 61.650 seggi ha votato si è attestata al 14,64%. Dato bassissimo nella prima giornata delle tornata elettorale. L’ultima volta che si è votato per le Europee su due giorni è stato nel 2009: in quell’occasione l’affluenza alle 22 fu del 17,8%, quasi tre punti percentuale in meno (20,5%) della precedente tornata elettorale, nel 2004, quando si votò sempre su due giornate. Per le elezioni regionali del Piemonte, l’affluenza è del 17,55% (4.767 sezioni su 4.795), per le comunali il dato (19.561 sezioni.su 19.578) è del 20,62%.
Questi i dati regione per regione
ITALIA NORD OCCIDENTALE 16,79%
Liguria 16,23
Lombardia 16,43
Piemonte 17,96
Valle D’Aosta 11,33
ITALIA NORD ORIENTALE 15,58%
Emilia Romagna 18,35
Friuli Venezia Giulia 13,70
Trentino Alto Adige. 10,81
Veneto 14,71
ITALIA CENTRALE 15,77%
Lazio 13,60
Marche 15,69
Toscana 18,77
Umbria 17,86
ITALIA MERIDIONALE 12,53%
Abruzzo 12,71
Basilicata 12,32
Calabria 11,60
Campania 11,71
Molise 14,59
Puglia 13,98
ITALIA INSULARE 10,57%
Sardegna 10,00
Sicilia 10,76
Gli orari di chiusura dei seggi nei principali Paesi UE
In Francia si vota dalle 8 alle 18, in Germania dalle 8 alle 18, in Spagna dalle 9 alle 20, in Austria dalle 7 alle 17. In Belgio, dove si tengono anche le elezioni regionali e federali, si può votare dalle 8 alle 14, fino alle 16 col voto elettronico, e in Bulgaria, dove ci sono anche le elezioni nazionali, si vota dalle 7 alle 20. In Croazia seggi aperti dalle 7 alle 19, a Cipro dalle 7 alle 18, in Danimarca, Svezia e Finlandia dalle 9 alle 20, in Grecia e Slovenia dalle 7 alle 19, in Ungheria dalle 6 alle 19, in Lituania e Portogallo dalle 8 alle 20, in Lussemburgo dalle 8 alle 14 e in Polonia dalle 7 alle 21. In Belgio, Bulgaria, Grecia e Lussemburgo il voto è anche obbligatorio.
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