“Dopo numerosi confronti sui temi comuni, la candidatura di Andrea Orlando è risultata essere l’opzione più condivisa nella coalizione. Lo ringrazio: sia io che l’intero M5S lo sosterremo convintamente e lealmente: continueremo a lavorare nella comune direzione, giorno dopo giorno, per offrire ai liguri un governo all’altezza delle sfide che attendono la Regione”. Passo indietro di Luca Pirondini (M5s), proposto da Giuseppe conte come candidato governatore per le elezioni in Liguria che si svolgeranno il prossimo 27 e 28 ottobre. Ad un mese dalla presentazione delle liste, il violinista ricorda che la sua candidatura, fortemente voluta dal Movimento, era stata finalizzata a”contribuire ad allargare una rosa di profili” al fine di scegliere “quello su cui convergere con il più ampio spettro di condivisione”.

“Il Movimento – continua Pirondini – ha sempre orientato la propria azione politica nell’esclusivo interesse dei cittadini, spesso anche a discapito dei propri legittimi interessi di forza politica. e Nella Liguria martoriata dal malaffare della gestione Toti lavorare nell’interesse della cittadinanza c’è bisogno di costruire un’alternativa programmatica per mettere da parte un’esperienza di governo che in nove anni ha affossato le aspirazioni e le ambizioni dei liguri per realizzare una pratica di gestione della res pubblica incentrata sulla tutela degli interessi di pochi a discapito degli interessi di tutti”.

Conte: “Indirizzati su un profilo di maggior unità”

Alla nota di Pirondini è seguita quella di Giuseppe Conte: “Ringrazio Luca Pirondini per aver accettato in un primo momento la candidatura propostagli dal M5S e averla interpretata responsabilmente come contributo al servizio della coalizione che ricercava il profilo su cui potesse esserci la maggiore condivisione possibile. Il bene della Liguria significa oggi la convergenza sul profilo di maggiore unità”.

Attesi in giornata ulteriori scenari sul fronte del campo largo, dopo che Orlando aveva annunciato un probabile ritiro entro oggi, domenica 1 settembre, nel caso in cui non fosse stato risolto il nodo sulla sua candidatura. Rimane ancora incerto il ruolo di Italia Viva e di Azione.

Redazione

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