Tre mesi in più di governo per i presidenti di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. E’ quanto prevede una nuova bozza, ancora provvisoria, del decreto coronavirus, che fa slittare di tre mesi le elezioni regionali di primavera intervenendo sulla durata degli organi elettivi.

La norma interviene anche sulla forchetta temporale per elezioni dei consigli comunali, previste per il turno annuale ordinario, limitatamente all’anno 2020, fissandola in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020. Nei prossimi mesi sono previsti le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali di oltre 1000 Comuni, tra cui 15 capoluoghi di provincia e quattro di regione.

Nel decreto sarebbero previsti tempi ancora più lunghi per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: il termine per indire la consultazione “è fissato in duecentoquaranta giorni dalla comunicazione dell’ordinanza che lo ha ammesso”, rispetto alla forbice tra i 50 e i 70 previsti. L’ipotesi è che a questo punto la consultazione possa slittare al 2021, con l’ultima proroga del governo che la fissava entro maggio.

FONTI PALAZZO CHIGI – Nessuna decisione è stata deliberata dal Governo sul rinvio delle elezioni amministrative e regionali nonché per la fissazione della nuova data della consultazione referendaria. E’ quanto precisano fonti di palazzo Chigi riferendosi alle indiscrezioni uscite in queste ore circa una presunta decisione assunta dal governo. Qualsiasi scelta in questa direzione, viene assicurato, sarà assunta solo dopo avere consultato le forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché coinvolgendo le stesse regioni, nel pieno rispetto delle loro prerogative costituzionali.

 

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