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Elezioni Turchia, la diretta: Erdogan e Kilicdaroglu verso il ballottaggio

Spoglio incandescente in corso in Turchia, in quelle che The Economist ha definito a buon diritto “le elezioni più importanti del 2023”, dove il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan era partito largamente in vantaggio nei primi dati con circa il 54%, buona parte dei quali provenienti da zone considerate tradizionalmente “sue”. Il candidato di Nation Alliance Kemal Kılıçdaroğlu seguiva al 38,56%, ma in netto recupero. Largamente staccato il candidato di Ata Alliance Sinan Ogan al 5-6%. L’affluenza alle urne sembrerebbe molto alta: si aggira infatti fra l’80% ed il 90%, confermando i dati delle precedenti elezioni
Ore 22.52 – La diretta de Il Riformista si chiude qui, con la quasi certezza che il 28 maggio la Turchia andrà al ballottaggio tra Erdogan e il leader dell’opposizione Kılıçdaroğlu. Ringraziamo i moltissimi lettori che ci hanno seguito costantemente lungo tutta la serata: appuntamento a domattina intorno alle ore 7 con le ultime notizie dalla Turchia.
Ore 22.34 – I dati dell’agenzia di stampa governativa e di quella indipendente, vicina all’opposizione, ormai si avvicinano:
– Erdogan: 49,86% (secondo Anadolu)-49,05% (secondo l’agenzia indipendente Anka)
– Kiliçdaroglu: 44,38%-45,02%
(spoglio rispettivamente al 90,61% e 95,32%)
Ore 22.19 – A che ora arriveranno i dati definitivi, chi li darà e con quali garanzie?
Ore 22.13 – Terza dichiarazione di uno dei leader dell’opposizione, Ekrem İmamoğlu, Sindaco di Instanbul: “I dati in nostro possesso ci dicono che i voti di Erdoğan diminuiranno e quelli di Kılıçdaroğlu aumenteranno. Disponiamo di dati provenienti da diverse fonti. Con i dati attuali, il voto a Kılıçdaroğlu è intorno al 49% e quello ad Erdoğan intorno al 45%”
Ore 22.00 – Si va verso il ballottaggio. Anche i dati ufficiali filo-governativi finalmente ammettono che ci dovrà essere ballottaggio il 28 maggio: Erdogan ora è sotto al 50%. Erdogan infatti è al 49,94% in lenta ma costante diminuzione mentre il leader dell’opposizione Kiliçdaroglu è al 44,3%. Lo spoglio è attualmente all’89,24%
Ore 21.43 – E’ battaglia sui dati. Secondo il canale televisivo turco Halk TV, vicino al partito di opposizione, che si basa sui dati dell’agenzia privata Anka, Erdogan avrebbe il 48,84% dei voti, contro il 45,41% del suo principale avversario Kiliçdaroglu ed il 5,33% di S. Ogan, sul 90,91% delle schede scrutinate. Secondo l’agenzia statale Anadolu, Erdogan ha ottenuto il 50,13% dei voti contro il 44,09% di Kiliçdaroglu, sull’88,33% delle schede scrutinate.
Ore 21.29 – Tweet del Presidente Erdogan: “Il fatto che le elezioni del 14 maggio si siano svolte in una grande festa democratica, con pace e tranquillità, è espressione della maturità democratica della Turchia. Se le elezioni si sono svolte in un’atmosfera così positiva e democratica, e se il conteggio dei voti è ancora in corso, qualsiasi tentativo di annunciare frettolosamente i risultati sarebbe un’usurpazione della volontà nazionale. Siamo lieti che la fiducia della nostra nazione si rifletta nel conteggio dei voti in corso. Vorrei chiedere a tutti i miei colleghi e amici di non abbandonare le urne per nessun motivo fino a quando i risultati non saranno ufficialmente finalizzati”.
Ore 21.16 – Tweet del leader dell’opposizione, il candidato Presidente Kılıçdaroğlu, che lascia presagire un durissimo scontro sui risultati elettorali nelle prossime ore: “La fiction dei dati che è iniziata con il 60%, è ora scesa sotto il 50%. Gli osservatori dei nostri seggi e i funzionari della commissione elettorale non dovrebbero mai lasciare i loro posti. Non dormiremo stanotte, popolo mio. Avverto l’YSK: dovete garantire l’inserimento dei dati nelle province”. L’YSK è la commissione elettorale nazionale turca.
Ore 21.06 – Secondo i dati dell’agenzia di notizie ANKA, indipendente dal governo, Erdogan sarebbe al 48,44% mentre il candidato delle opposizioni Kılıçdaroğlu sarebbe al 45,78%. Secondo i dati ufficiali, invece, Erdogan sarebbe al 50,43% e Kılıçdaroğlu al 43,77%.
Ore 21.02 – L’istituto italiano Youtrend ha analizzato i trend con cui arrivano i dati dell’agenzia ufficiale governativa Anadolu. La possibilità per Erdogan di scendere sotto la soglia del 50% è, salvo sorprese, sempre più concreta.
Ore 20.49 – Siamo quasi alla stretta finale, la più difficile. Secondo i dati governativi, con lo scrutinio al 75% Erdogan è al 50,76% e Kilicdaroglu al 43,43%. L’opposizione insiste: siamo sopra, volutamente i voti dalle zone pro Kilicdaroglu sono rallentati dall’agenzia governativa che segue lo spoglio e fornisce i dati ufficiali
Ore 20.34 – Parte la mobilitazione a difesa dell’integrità del voto. L’Ordine degli avvocati di Istanbul ad esempio ha invitato gli avvocati che si offrono volontari a lavorare per la sicurezza legale dei risultati elettorali ed a non lasciare le aule dove si riuniscono le commissioni elettorali distrettuali. Stesso appello da parte di uno dei leader delle opposizioni, Selahattin Demirtaş, attualmente detenuto politico.
Ore 20.26 – Col 70% dei voti scrutinati Erdogan è al 51,06%, ancora sopra il 50% ma in lenta discesa. Kılıçdaroğlu è attualmente al 43,12%. Accuse all’agenzia governativa che fornisce i dati da parte delle opposizioni: a mancare sarebbero zone dove Kılıçdaroğlu è forte
Ore 20.04 – In una nuova conferenza stampa, il Sindaco di Ankara Mansur Yavaş, insieme a quello di Instanbul İmamoğlu, ha dichiarato che i risultati vedono ora Erdogan al 46,8% contro il 47,42% dello sfidante leader delle opposizioni.I due hanno inoltre invitato l’agenzia governativa a pubblicare tutti i dati: “Nessuno ha il diritto di ingannare e manipolare la nostra nazione”
Ore 19.55 – All’atteso traguardo del 60% dei voti scrutinati in Turchia secondo i dati dell’agenzia governativa, Erdogan sarebbe vicino all’essere costretto al ballottaggio il 28 maggio:
– Erdogan: 51,56%
– Kilicdaroglu: 42,61%
Ore 19.50 – La presidente provinciale del Partito Popolare Repubblicano di Istanbul Canan Kaftancıoğlu ha dichiarato che a Instanbul Kilicdaroglu sarebbe al 51,42% dei voti e che quindi nella capitale turca Erdogan avrebbe perso.
Ore 19.41 – Mentre i dati dell’agenzia ufficiale Anadolu arrivano con enorme lentezza ed anzi si sono ulteriormente rallentati, l’agenzia di notizie ANKA, vicina all’opposizione, sostiene che il vantaggio di Erdogan sarebbe in realtà minimo: 47,25% per l’attuale Presidente contro il 46,98% per Kilicdaroglu
Ore 19.31 – Dichiarazioni rassicuranti del portavoce dell’AKP, il partito di Erdogan, Ömer Çelik. L’esponente dell’AKP ha infatti invitato gli elettori ad essere pazienti ed attendere con fiducia i dati finali: “Il nostro presidente è di gran lunga primo”.
Ore 19.21 – Secondo le proiezioni dell’emittente televisiva turca Halk.tv basate sul 35% dei voti scrutinati, il risultato finale sarà 47,2% per Kilicdaroglu e 47% per Erdogan. Un testa a testa che costringerebbe i due candidati ad un ballottaggio tra due settimane, il 28 maggio.
Ore 19.19 – Secondo l’analista Bekir Ağırdır, i dati saranno più chiari quando lo spoglio avrà superato il 60%.
Ore 19.16 – Col 47,55% dei voti scrutinati, il distacco si è ulteriormente assottigliato: Erdogan al 52,19% (vicino al 50% che gli imporrebbe il ballottaggio) e Kilicdaroglu al 41,93%
Ore 19.13 – Dichiarazione di İmamoğlu e Yavaş, leader dello schieramento a sostegno di Kilicdaroglu: “Siamo chiaramente avanti, i dati non vengono inseriti (dall’agenzia statale, Anadolu Ajansi, ndr) dove Kılıçdaroğlu ha voti alti”
Ore 19.09 – Con il trend attuale dei voti che arrivano, secondo gli analisti Erdogan potrebbe essere sotto al 50% (dato per evitare il ballottaggio) già al 60% dello scrutinio.
Ore 19.00 – Si surriscalda il clima in Turchia, mentre i dati ufficiali al momento danno Kılıçdaroğlu in recupero, ma ancora indietro, al 41,55% dei voti col 41,83% dei voti scrutinati: la sede del partito di Erdogan, l’AKP è stata evacuata per un allarme bomba.
Ore 18.53 – Tweet speranzoso del candidato presidente Kilicdaroglu: “Öndeyiz”, cioè “siamo avanti”
Ore 18.50 – Conferenza stampa del Sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, “pop-star” di queste elezioni e sostenitore di Kilicdaroglu: “Tenete presente che l’Anadolu Ajansi (l’agenzia di stampa governativa che fornisce i risultati elettorali) ha sempre dato un distacco molto ampio, anche del 26%, a favore di rispetto ai valori finali”. Secondo Mansur Yavaş, Sindaco di Ankara e uno dei leader della coalizione di Kilicdaroglu, ha dichiarato che il loro candidato Presidente è avanti ad Erdogan: “crediamo che Kılıçdaroğlu sarà dichiarato Presidente del nostro Paese stasera”
Ore 18.45 – Col 37% delle schede scrutinate, continua il recupero di Kilicdaroglu a scapito di Erdogan: 41,04% contro il 53,02%. Sarà sufficiente per garantirsi il ballottaggio o addirittura vincere? I commentatori continuano a insistere che bisogna aspettare il voto delle regioni costiere, più favorevoli al cambiamento: sarà vero?
Ore 18.33 – Col 27,9% delle schede elettorali scrutinate, il vantaggio di Erdogan si assottiglia e Kilicdaroglu per la prima volta supera il 40. Ad ora Erdogan al 53,92%, Kilicdaroglu al 40,12%
Le dichiarazioni – “Mi auguro che dopo la conta dei voti ci siano benefici per la democrazia turca”, ha affermato il presidente turco Erdogan, come riportano la tv di Stato Trt, dopo avere votato alle elezioni di oggi in Turchia nel distretto di Uskudar, sulla sponda anatolica di Istanbul. “Dalla mattina, il processo elettorale è andato avanti senza incidenti o problemi”, ha aggiunto il leader turco.
“Abbiamo tutti perso la democrazia”, ha detto al momento del voto Kemal Kilicdaroglu, il principale rivale del presidente turco Recep Erdogan secondo il quale “A tutti noi è mancata la democrazia. Ci è mancato stare insieme, ci è mancato abbracciarci. Vedrete, la primavera tornerà in questo Paese se Dio vorrà e durerà per sempre”.
64 milioni di votanti – Compreso il numero dei residenti all’estero, gli aventi diritto erano in tutto oltre 64.1 milioni di persone. I giovani maggiorenni che avevano diritto di voto per la prima volta nella loro vita sono 4.904.672.I membri dell’assemblea parlamentare, composta da 600 deputati, sono scelti attraverso un sistema proporzionale in cui gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un’alleanza che la supera. A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno, eventualmente in programma il 28 maggio. Così Marco Fattorini, giornalista de Linkiesta, ha mostrato il video e commentato il voto di Erdogan oggi a Instanbul:
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