Al terzo giorno di spogli e calcoli di Grandi Elettori, le elezioni americane sembra stiano arrivando a un risultato. Joe Biden, salvo imprevedibili sorprese, si appresta a diventare il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ancora da assegnare alcuni Stati: l’Alaska, l’Arizona, il Nevada, la Pennsylvania, la Georgia e North Carolina. Il candidato democratico al momento è a 253 Grandi Elettori contro i 214 di Donald Trump. Sono 270 per conquistare la Casa Bianca.

Per vincere Biden ha bisogno della Pennsylvania (da molti considerato lo Stato chiave di queste elezioni) oppure due Stati tra Arizona, Nevada e Georgia. Si riducono sempre più le opportunità di Donald Trump: il presidente in carica avrebbe bisogno oltre alla Nord Carolina e all’Alaska, nelle quali è più avanti, anche necessariamente della Pennsylvania con Georgia e Nevada o con Arizona e Georgia.

I CANDIDATI – Biden ha parlato in conferenza al fianco della candidata vice-presidente Kamala Harris. Il candidato democratico si è detto fiducioso e ha annunciato che sarà “presidente di tutti gli americani”. Ha anche anticipato che gli USA rientreranno negli accordi sul clima di Parigi. Tutt’altro ambiente in casa repubblicana: Donald Trump ha chiesto il riconteggio dei voti in Wisconsin e ha lanciato azioni legali per bloccare lo spoglio in Georgia, Michigan e Pennsylvania. “Stanno tentando di rubarci le elezioni”, ha detto Trump.

TRUMP DENUNCIA IRREGOLARITA’, LE TV LO TAGLIANO – “Pensiamo che ci saranno molte controversie perché non possiamo farci rubare un’elezione come questa” ha detto il Presidente Donald Trump in diretta dalla Casa Bianca. La sfida elettorale sarà decisa dalla Corte Suprema secondo il tycoon che ha denunciato “varie irregolarità allarmanti” e che ha assicurato come “il nostro obiettivo è proteggere l’integrità delle elezioni, non consentiremo che ce le rubino, che i nostri elettori siano silenziati”.

Parole eversive, secondo alcuni media. Il network che comprende Abc, Cbs e Msnbc. L’anchorman Brian Williams, per esempio, ha commentato: “Ci troviamo ancora nella posizione inusuale non solo di interrompere il presidente degli Usa ma anche di correggerlo”.

DISORDINI – Vanno avanti in queste ore disordini e scontri in diverse città. A Washington, Portland, nella contea di Maricopa in Arizona, a Denver e a Minneapolis. A New York decine di persone sono state arrestate. Le tensioni sono esplose durante una protesta pacifica. I media locali hanno scritto che la manifestazione è degenerata a causa di un gruppo di persone che ha lanciato uova contro la polizia. Altri manifestanti hanno dato fuoco a dei cassonetti di rifiuti e hanno sfondato le vetrine di negozi. Centinaia di persone nel Washington Square di Manhattan si sono riunite per chiedere il ri-conteggio dei voti.

SOVVERSIVO – Le parole di Trump sono state stigmatizzate da tutti i media americani, anche dalla maggior parte di quelli conservatori o più vicini ai repubblicani. Il rischio, secondo questi, è che le denunce di brogli, del negato accesso agli osservatori ai seggi, possa esacerbare gli animi. Parole sovversive, da parte del presidente, secondo i commentatori.

IL PUNTO ALLE ORE 7:00 – Manca ormai poco, qualche ora e il mondo saprà chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Gli stati in ballo sono sempre gli stessi: Georgia, Pennsylvania, Nevada e Arizona. I primi risultati ad arrivare dovrebbero essere quelli di Pennsylvania e Georgia. Se dovesse essere chiamata prima la Pennsylvania, che vanta 20 elettori, Biden risulterebbe vincitore. Con questi raggiungerebbe i 273 Grandi Elettori in virtù dei suoi attuali 253. Lo sfidante democratico parla da presidente ma lancia appelli alla pazienza. Trump accusa i democratici di scippare le eversioni. I media americani hanno definito il suo discorso dalla Casa Bianca come infarcito di menzogne e sovversivo.

AGGIORNAMENTO ORE 10:30 – Risultato importantissimo che arriva dalla Georgia, dove Joe Biden è passato avanti nel conteggio di 917 sul presidente Trump.

Una vittoria di Biden in Georgia sarebbe storica perchè i Democratici non vincono nello Stato dal 1992. E’ comunque probabile che i network Usa saranno particolarmente prudenti nell’assegnare la vittoria a Biden, anche perché i voti saranno sicuramente ricontati.

SORPASSO ANCHE IN PENNSYLVANIABiden rimonta su Trump anche in Pennsylvania. Con 20mila voti da Philadelphia, il candidato democratico ha superato di circa 5mila voti il presidente in carica nello Stato considerato fondamentale per la corsa alla Casa Bianca. A questo punto Biden è avanti – negli Stati non assegnati – in Nevada (oltre 11mila voti), Arizona (47mila voti), Georgia (oltre mille). Biden è a 253 Grandi Elettori rispetto ai 214 di Donald Trump. Per annettersi la Casa Bianca servono 270 Grandi Elettori.

TRUMP NON INTENDE RICONOSCERE LA VITTORIA – Secondo la Cnn, Trump non avrebbe intenzioni di riconoscere la vittoria dello sfidante Joe Biden. Nella tradizione americana il perdente fa un discorso, chiamato “concession speech”, in cui ammette la sconfitta e si congratula col vincitore. Sempre la Cnn scrive che nello staff di Trump vi sono membri che stanno spingendo affinché la figlia Ivanka o il genero Jared Kushner convincano il tycoon ad accettare la sconfitta.

IN GEORGIA RICONTEGGIO DEI VOTI – Come ampiamente previsto, dato lo scarto ridotto tra Biden e Trump, in Georgia ci sarà un riconteggio dei voti. A spiegarlo è stato il segretario di Stato Brad Raffensberger. Al momento il candidato Democratico è in vantaggio di circa 1.600 voti quando ci sono meno di 4mila voti da contare, ma secondo i principali analisti americani è improbabile una rimonta di Trump.

L’ARIZONA VERSO BIDEN – Per l’ex vice di Obama arrivano notizie confortati dall’Arizona, dove sono stati scrutinati circa 60mila voti dalla contea di Maricopa. Qui Trump ha preso il 6% più di Biden, una percentuale insufficiente per ribaltare il risultato: il presidente uscente per recuperare gli oltre 43mila voti di svantaggio dovrebbe ottenere infatti il 20% in più sui circa 220mila voti ancora da contare.

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Redazione

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