Lo spoglio non è ancora finito e il presidente americano non è ancora stato ufficialmente nominato ma una cosa è certa: poche migliaia di voti separano Joe Biden dalla Casa Bianca. “Vinceremo questa battaglia”, ha detto Biden senza più incertezze nella notte di venerdì, le cinque del mattino di sabato ora italiana. Un discorso da Presidente quello di Biden, anche se non quello della vittoria conclamata, parole che ormai l’America e il mondo intero attendevano da ore.

“Questa non è una dichiarazione di vittoria, ma i numeri ci dicono chiaramente che noi stiamo per vincere queste elezioni. Solo 24 ore fa eravamo indietro in Pennsylvania, ora siamo davanti. La stessa cosa vale per Arizona, Georgia e Nevada. Arriveremo a 303 delegati e abbiamo già raggiunto la soglia di 74 milioni. Nessun ticket presidenziale ha mai ricevuto tanti voti. Sono quattro milioni in più rispetto a Trump”.

Ma lo sfidante non ci sta e come previsto da settimane ha già scatenato la guerriglia giudiziaria, presentando una serie di ricorsi con la speranza che il contenzioso finisca davanti alla Corte Suprema di Washington. Trump confida sulla maggioranza dei giudici conservatori (6 contro tre) rafforzata dalla recente nomina di Amy Coney Barrett. A Washington, anche tra i repubblicani, aumenta lo scetticismo. In pochi credono che Trump riuscirà a ribaltare per via giudiziaria il risultato che sta emergendo dalle urne.

E intanto Biden già parla alla nazione da presidente: “Ricordiamoci che dobbiamo restare calmi e dobbiamo essere pazienti, ogni voto sarà contato. Sappiamo che da 240 anni regna la democrazia, la vostra volontà sarà presa in considerazione farò in modo che nessuno potrà mettervi i bastoni tra le ruote”, ha scandito l’ex vicepresidente di Obama ai milioni di elettori americani, assicurando: “Rappresenterò tutti, quelli che hanno votato per me e quelli che hanno votato contro di me”.

“La politica deve garantire benessere nella società, non fomentare conflitti, ma rispettare i diritti e le regole”, ha detto ancora Biden con a fianco Kamala Harris. Un discorso atteso anche se “non è la dichiarazione finale”, ha sottolineato ancora il candidato del partito dell’asinello che nelle sue parole non ha mai dichiarato vittoria in modo esplicito, non ha mai citato l’avversario Trump ma che, di fatto, non ha lasciato più spazio a dubbi su chi sarà il 46esimo Presidente degli Stati Uniti.

Un messaggio articolato, positivo e propositivo arrivato mentre in Pennsylvania, Nevada, Arizona e Georgia si continuano a contare le schede elettorali. Un processo che lo stesso Biden ha definito “molto lento” sottolineando però che “dietro ogni numero, dietro ogni voto, c’è una persona e una storia. Dobbiamo ascoltare la voce di ciascuno”. Poi, in attesa di poter proclamare ufficialmente la sua vittoria, l’ex braccio destro di Obama pensa già al futuro e alle sfide che lo aspettano non appena potrà prendere possesso dello Studio Ovale. “Abbiamo tante cose da fare, per l’economia, per combattere la pandemia. non c’è nulla che non siamo in grado di compiere. Abbiamo il dovere di prenderci cura di tutti gli americani. Mettiamo alle spalle la rabbia e la demonizzazione. Non abbiamo più tempo da perdere in guerre partigiane”, ha chiosato il democratico.

Redazione

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